Battezzare gli alieni? Consolmagno, astronomo del Papa: “Ne sarei felice, ma solo se me lo chiedessero”

Esistono gli alieni? La varietà di risposte a questa domanda è infinita: c’è chi nega in assoluto l’esistenza di altre forme di vita intelligente, chi tentenna tra un timido si ed uno scettico no, chi ostenta convinzione, quasi ci vivesse insieme. L’opinione cambia a seconda della persona, del background culturale e di quelle che rietiene essere prove a favore o contro la propria tesi, e questo non stupisce.

Ciò che stupisce sono le affermazioni del  gesuita Guy Consolmagno, uno dei 12 astronomi del Vaticano e curatore della collezione papale di meteoriti, al British Science Festival di Birmingham, dove ha dichiarato che se incontrasse delle forme di vita intelligente non si farebbe problemi a battezzarli, anzi ne sarebbe felice se loro glielo chiedessero.

Questa affermazione stupisce perchè i trascorsi della Chiesa su questo argomento sono assai infelici, basti pensare alla condanna di Galileo Galilei, che vide il suo nome riabilitato solo nel 1992, dopo oltre 300 anni in cui la Chiesa rimase convinta che la Terra fosse al centro dell’universo. Non andò meglio al frate domenicano e filosofo Giordano Bruno, che nel 1600 fu condannato al rogo come eretico perché credeva nell’infinità dell’universo e nella pluralità dei mondi.

Ma i tempi sono cambiati, la Chiesa ora si avvale della scienza e dispone di grandi menti che lavorano per combattere quella che Consolmagno ha definito la “cattiva teologia”, portata avanti da fondamentalisti cristiani come gli americani che rifiutano l’evoluzionismo in nome di un Dio che “è stato confuso con le divinità pagane dei tuoni e dei fulmini”, come ha affermato l’astronomo pontificio.

Consolmagno ha poi aggiunto : “Il mondo ha bisogno di nuovi scienziati, ma una prospettiva scientifica diventa pericolosamente restrittiva se si ignorano le dimensioni etiche e religiose della vita, proprio coma la religione diviene restrittiva se si negano i legittimi contributi della scienza alla nostra comprensione del mondo”.

L’astronomo gesuita ha poi spiegato perchè sarebbe felice di battezzare un alieno che aspira a divenire cattolico: “Fin dal Medio Evo, la definizione di chi è dotato di un’anima è  che possiede intelligenza, libero arbitrio, libertà di amare oppure no, libertà di prendere una decisione. Ogni entità – e non importa quanti tentacoli abbia – ha un’anima. Dio è più grande della sola umanità. Dio é anche il dio degli angeli”.

Il frate gesuita Consolmagno annuncia il cambio di prospettiva cattolica, dove la “cattiva teologia” dell'”intelligent design”, la controversa teoria creazionista che vede Dio come unica spiegazione dei salti evoluzionistici, lascia il posto all’attenzione alla scienza e le sue scoperte, per creare un mondo in cui scienza e religione coesistono e lavorano insieme per il bene dell’umanità, e delle creature intelligenti nel nostro universo.

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