
Diversi studi condotti negli Usa confermano un qualcosa che è già sotto gli occhi di quasi tutti i possessori di animali domestici: i nostri “amici a quattro zampe” vivono, in media, più a lungo che in passato.
I cani, infatti, raggiungono sempre più spesso la soglia dei 15 anni e i gatti particolarmente longevi sfondano il muro dei 20. A settembre è morta Chanel, una cagna che detiene, per ora, il record assoluto (con tanto di pagina dedicata sul Guinness dei primati) di longevità con i suoi 21 anni.
Un primato che la veneranda signora a quattro zampe rischia di perdere ben presto a scapito di Max, un mix terrier della Louisiana, vivo nonostante i suoi 26 anni. Età, però, che la giuria del Guinness deve ancora certificare come ufficiale. Tra i gatti, invece, il recordman è Granpa Rexs Allen uno Sphynx morto nel 1998 all’incredibile età di 34 anni.
Per i veterinari americani, in ogni caso, non si tratta di eccezioni ma di una tendenza ben precisa. Secondo Martha Smith, direttrice della Lega per la Difesa degli Animali di Boston «l’aumento della longevità di cani e gatti è proporzionale a quella dei loro padroni».
Una volta, per stabilire l’anzianità di un cane bastava moltiplicare la sua età per sette. Oggi, però, questa equazione non funziona più soprattutto per gli animali di taglia media e piccola che vivono, di norma, più a lungo di quelli grandi.
Su di una cosa i veterinari sono tutti d’accordo: la longevità degli animali domestici dipende soprattutto dalle cure dei padroni. I consigli sono quelli di evitare di fare ingrassare cani e gatti. Scrive il dottor Richard T. Goldston, esperto di gerontologia veterinaria: «Invece di imbottire i nostri cuccioli di cibi ad alto contenuto di proteine, calcio e fosforo sarebbe meglio somministrare loro alimenti per cani adulti, che contengono dosi minori di vitamine e minerali». Insomma: per fare in modo che i nostri animali ci facciano compagnia il più a lungo possibile i consigli sono sempre quelli: una dieta sana, esercizio fisico e affetto.
