Cina. Licenziato giornalista che con i suoi articoli ha sfidato la censura

Chang Ping

Un famoso giornalista cinese che ha sfidato la censura governativa trattando argometi come la corruzione e le riforme politiche è stato licernziato in tronco dal Southern Daily Group, casa editrice di alcuni tra i più noti quotidiani del Paese.

Secondo il New York Times il giornalista, Chang Ping, è stato cacciato perchè i suoi superiori sono stati soggetti a pressioni da parte delle autorità che sovrintendono alla propaganda governativa.

Il direttore del Southern Daily Group, Zhuang Shenzhi, ha dichiarato che la casa editrice ha deciso di non rinnovare il contratto di lavoro del giornalista, considerando ”inappropriati” alcuni suoi articoli.

Accade comunemente in Cina che le autorità facciano licenziare giornalisti che non seguono le direttive dei censori. Chang, 42 anni, ha la reputazione di scrivere riguardo ad argomenti spinosi come la democrazia, la censura sui media, i fallimenti delle politiche governative e la questione del Tibet.

I suoi articoli sono apparsi su Southern Weekend e Southern Metropolis, entrambi pubblicati dal Southern Daily Group.

Chang ha anche trattato e tenuto discorsi sui rapporti tra la censura sui media e la società civile. In un recente discorso all’università Fudan di Shanghai, ha detto che ”dovremmo trasformarci in una società civile piuttosto che aspettare l’arrivo di un leader virtuoso”.

La ragione per cui è stato licenziato, ha detto, è semplice. ”Credo sia perchè la censura si è inasprita dal tempo del Premio Nobel”, ha dichiarato, riferendosi alla rabbia del governo dopo che il premio è stato assegnato quet’anno al dissidente imprigionato Liu Xiaobo. ”In ogni caso – ha detto Chang – io non mi fermerò e continuerò a scrivere”.

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lgermini