Un tempo le modelle più ricercate e popolari erano magre e allampanate. Non più. Ora la tendenza è vederle sfilare in passerella con le loro curve bene in mostra. Prendete Chrystal Renn, 23 anni, che con le sue misure (altezza 1,80 centimetri, seno 85, vita 72 e fianchi 106), non certo esili, è la regina incontrastata di quelle che vengono ora chiamate le ”plus-size models”, ovvero quelle che non stanno attente alla dieta in maniera ossessiva.
E il bello è che queste dee della moda non appaiono affatto grasse, essendo le loro curve superbamente e abilmente distribuite. Il New York Times racconta che quando Crystal incontrò per la prima volta Stephen Gan, l’influente direttore creativo di riviste come Bazaar e Visionare, questi ebbe la stessa reazione di tutti gli altri che avevano avvicinato la modella, esclamando: «Ma tu non sei grassa!».
Il fatto si spiega con la tendenza di Bazaar e Vogue ad enfatizzare le curve naturali di Chrystal ed in certi casi di ritoccarle digitalmente e con altri sistemi per renderla più prosperosa. Ed è per questo che quando Gan incontrò la modella si aspettava di vedere una sorta di Mae West.
Tre anni dopo le polemiche sull’allarmante magrezza anoressica di certe modelle, le riviste di moda hanno cominciato a pubblicare foto di corpi diversi, specialmente di quelli più pieni. L’industria della moda, e e con essa Chrystal, si accorsero che il vento stava cambiando, e che la controffensiva contro le modelle scheletriche era cominciata.
Nel suo libro di memorie ”Hungry” (Affamata), Chrystal scrive di considerare ”bizzarro” che ora «una persona normale sia considerata sovrappeso, quando abbiamo visto donne super-magre essere tanto infelici quanto quelle grasse. Noi ”plus-size models” sappiamo quanto sia terribile sia essere ossessionate dalle calorie. Così abbiamo deciso di non diventare matte per la linea».
