LONDRA, GRAN BRETAGNA – Il Cilindro di Ciro il Grande, l’imperatore persiano che sei secoli prima di Cristo creò il più vasto impero mai fino ad allora conosciuto, approderà megli Stati Uniti. Uno degli oggetti archeologici di maggior significato simbolico – viene considerato il precursore della Dichiarazione dei Diritti Umani – sara’ prestato l’anno prossimo dal British Museum a cinque musei degli Usa.
Un blocco di argilla delle dimensioni di un pallone da rugby, il cilindro fu scoperto nel 1879 in uno scavo dell’antica Babilonia e acquistato dal museo londinese. Inciso in caratteri cuneiformi poco dopo la cattura della citta’ da parte del re dei Persiani nel 539 avanti Cristo, il cilindro documenta la decisione del sovrano di consentire alle popolazioni deportate di tornare nelle loro patrie aprendo la strada a un’epoca di tolleranza religiosa in un nuovo impero multietnico.
Per ebrei e cristiani il cilindro e’ l’oggetto che segna la fine dell’esilio babilonese dei discendenti di Abramo. In Iran fu considerato a lungo il simbolo del potere dello Shah ma piu’ di recente e’ stato adottato dal presidente Mahmoud Ahmadinejad come ‘grido di battaglia’ per la causa dei Palestinesi. Un icona della pace internazionale, il cilindro ha trovato posto, in copia, al palazzo dell’Onu di New York.
Quello che il direttore del British Museum Neil MacGregor ha definito ”il primo comunicato stampa” attraversera’ per la prima volta l’Atlantico nel marzo 2013 per essere esposto alla Sackler Gallery di Washington. Dalla capitale Usa il cilindro passera’ al Museum of Fine Arts di Houston, al Metropolitan di New York, all’Asian Art Museum di San Francisco e al J. Paul Getty Museum di Los Angeles.
E’ un viaggio che ha anche valenze politiche: secondo MacGregor lo scopo e’ ”ribadire l’importanza della prospettiva storica: il cilindro e’ il promemoria che i problemi del Medioriente possono essere compresi solo nel contesto di una cornice millennaria”.