
Coronavirus, Fassina e Di Sisto analizzano l'accordo dell'Eurogruppo in diretta Fb
ROMA – In tempi di Coronavirus c’è molta confusione nell’informazione a più livelli: sanità pubblica, mercati in calo, Banca Centrale Europea, Mes, Coronabond, debiti, debito pubblico, liquidità , fase 2, lavoro, Confindustria, piano Marshall.
All’indomani dell’accordo trovato dall’Eurogruppo sul pacchetto di misure, Stefano Fassina (deputato di Liberi e Uguali) e Monica Di Sisto (giornalista di AskaNews) proveranno a mettere un po’ di chiarezza fra le parole chiave emerse in tutta la loro drammaticità nel corso di queste ultime settimane.
Venerdì 10 aprile a partire dalle 18.30 (in diretta sulla pagina Facebook di Bordeaux Edizioni) i due proveranno a fare una riflessione sulle alternative possibili per affrontare la crisi di oggi e la crisi che ci aspetta domani.
Fassina: “L’accordo con l’Eurogruppo è una trappola per l’Italia”
“Il pacchetto condiviso dall’Eurogruppo ieri sera per rispondere alle conseguenze del Covid-19 è, per l’Italia, una trappola: la trappola del Mes. Implica un lento soffocamento della nostra economia e dell’universo del lavoro legato alla domanda interna. Va bloccato dal Parlamento e dal Presidente del Consiglio al vertice europeo dopo Pasqua.
Le misure di contorno, il ‘Sure’ per la disoccupazione e le garanzie Bei, servono a coprire la trappola e distrarre l’opinione pubblica attraverso una campagna propagandistica insopportabile su trilioni di euro, inesistenti, e su una solidarietà fiscale, assente in quanto inibita dai Trattati Ue”.
È la valutazione di Stefano Fassina in un intervento su Huffington Post dove analizza nel dettaglio i 3 punti specificati nel Rapporto e il work in progress per il “Recovery Fund”, la formula utilizzata per richiamare surrettiziamente i famosi Eurobonds o a qualsivoglia strumento comune di debito. “Va legittimata la Bce a fare quanto necessario per riportare alla sostenibilità i debiti pubblici.
Altrimenti, va imboccata l’alternativa del ‘divorzio amichevole’, come proposto da Stiglitz.” conclude il post Fassina. (Fonte Ansa)
