ROMA – Il credo del futuro potrebbe essere il Crislamico. Nato in Nord America dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre e le guerre in Medio Oriente, è il frutto del movimento “Alleanza Interreligiosa”. La fusione è iniziata quando si è scoperto che il 30 per cento degli americani ha una visione positiva dell’Islam. Una fusione che dai fedeli di entrambi i culti potrebbe essere vista come un paradosso, se non una blasfemia.
Una contaminazione reciproca tra cristianesimo e islam iniziata con seminari alla Memorial Drive Presbyterian Church organizzati dal pastore Rick Warren per momenti di “Faith Shared”, o fede condivisa. L’idea è quella di fondere i due culti religiosi, creando nuovi riti e funzioni che siano “ibride” nel crislamismo. Le chiese protestanti riunite dal movimento “Alleanza Interreligiosa” sono molte. Negli incontri, che assumono quasi la forma di una funzione, rabbini, pastori e imam sono riuniti per leggere brani dalla Torah, dai Vangeli e dal Corano.
La domanda che i fedeli “ibridi” si sono posti è: “perché agitarci tanto ad andare d’accordo, autodefinirci per differenziazione, quando possiamo semplicemente…diventare una cosa sola?”. La rete ed i fedeli più conservatori hanno già protestato: “queste cose non funzionano. il risultato, quando cristiani e islamici si mettono insieme, è sempre lo stesso: gli islamici avanzano, i cristiani si ritraggono”.
La situazione è delicata: fondere due culti religiosi con simili radici, ma con evoluzioni di fede, riti e culturali così diverse non sarà facile. Il dibattito ora però è aperto: le comunità interreligiose continuano ad aumentare, con episodi di solidarietà tra esponenti dei diversi culti sempre più frequenti, come spiega Randa Ghazy di Yalla Italia.