
Ilaria D’Amico torna in tv. Un mese fa è nato Pietro, il bambino che ha avuto da Rocco Attisani, immobiliarista, suo compagno da tre anni. “Tengo redazione, spiega la giornalista al Corriere della Sera, “Exit è una droga per me. È una mia creatura, l’ho pensata e ideata io. Lontana da lei sto male”, racconta.
Fino adesso, D’Amico ha lavorato da casa, per allattare e stare dietro a suo figlio. Una fortuna per lei, ma non per tutte le donne: “Questo è un Paese per cui ti devi giustificare rispetto alla maternità. È un’ottusità politica e sociale. Mettere al mondo dei figli, in Italia, è contro il mondo del lavoro. Per fortuna La7 e Sky sono due grandi editori. Quando ho annunciato la mia gravidanza hanno pensato a come aiutarmi”.
Al punto che Sky, per consentirle di condurre le dirette sui Mondiali da giugno, le ha allestito una nursery in redazione. Una bella differenza rispetto alla dipendente Rai Antonella Clerici: mentre era a casa col pancione è stata spodestata dalla Prova del cuoco.
“È avvilente che la Rai, servizio pubblico, si sia comportata così. Sono gesti che andrebbero stigmatizzati molto di più”.
La maternità ha ammorbidito la conduttrice, ma non le ha tolto la voglia di indignarsi: “Exit nasce dal desiderio di raccontare le cose in maniera cruda, senza il politically correct. Non ho voglia di pensare: ‘Non farò vivere mio figlio qui’. Io voglio metterci del mio per far diventare questo Paese migliore”.
Se non ha lasciato l’Italia per “Parigi o New York” è stato solo per “non gettare la spugna”. Proprio per combattere meglio le sue battaglie anche nel lavoro ha scelto Sky e La7 anzichè le reti ammiraglie. “Io sono nata in Rai, racconta a Maria Volpe, ma ormai lì si pensa più a equilibrismi che al talento. Sky invece ha fatto della qualità il suo cavallo di battaglia per radicarsi; e il pubblico di La7 è attento e non ti perdona niente”.
“Un esempio? Quando si parlava del caso Cogne. Ero stanca di vedere plastici e pigiamini insanguinati e abbiamo dedicato una puntata ai disagi delle donne e delle madri”.
E anche Ilaria, prima che madre, è donna, con tutti i pregiudizi che questo comporta in un paese come l’Italia: “Quando ho cominciato con i programmi di calcio, spiega, mi guardavano male, ho dovuto rompere una tradizione maschile”.
Quando si è dedicata all’attualità “ho sentito molta diffidenza attorno a me. Ma non mi sono scoraggiata. E ho vinto la mia battaglia”.
Come ha vinto la battaglia contro il gossip: “Non ho nulla contro la mondanità, ma io faccio una vita riservata e questo genera misteri. E così è stato facile creare la telenovela per qualche amicizia famosa”. Come quella con Monica Bellucci. “Mi ha dato fastidio all’inizio che facessero illazioni, perché la nostra è un’amicizia vera che dura da 15 anni. Poi mi sono detta: basta prendersela e non dormirci. La spazzatura lasciamola ai netturbini”.
Un’amicizia che le vede unite anche dalla maternità di entrambe nello stesso periodo (la Bellucci aspetta un bimbo): “È bellissimo. La maternità è contagiosa. Monica aveva già cominciato, questa seconda maternità la cercava da tempo e questo tempismo è fantastico. Io ho una sorella che ha 10 anni più di me. Avrei voluto condividere con lei questa esperienza, ma non è stato possibile. Sono felice di viverla con Monica”.