PERUGIA – “La pressione sociale cui siamo sottoposti noi tutti, e soprattutto chi ha dei figli piccoli, è il motivo per cui si compiono gesti come dimenticare il proprio bambino in automobile. E gli uomini, in questo periodo storico, sono più stressati delle donne”. A parlarne all’Adnkronos Salute è la psicoterapeuta Margherita Spagnuolo Lobb, dopo il caso di Jacopo, 11 mesi, rimasto nell’abitacolo della vettura del papà a Passignano sul Trasimeno per oltre tre ore e deceduto poco dopo, oppure il caso della piccola Elena, morta dopo essere stata dimenticata dal papà Lucio.
“E’ probabile – aggiunge l’esperta – che gli impegni, lo stress e le difficoltà quotidiani, oggigiorno, pesino di più sugli uomini. Il carico di lavoro, o anche la disoccupazione, che possono attanagliare un padre di famiglia, rendono il sesso maschile più fragile. E, dunque, più esposto al rischio di perdersi nelle mille cose da fare ogni giorno per portare avanti la famiglia”.
“Due casi, uno dietro l’altro, di padri che hanno dimenticato in un’auto sotto il sole i propri figli piccoli -aggiunge la psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris, docente della Sapienza Università di Roma – colpiscono molto. Ma non bisogna generalizzare, affermando che gli uomini sono meno attenti ai figli. Eppure, è possibile che nel subconscio di una persona ci siano scale di priorità diverse: per una donna, i bambini, specie se piccoli, vengono sempre prima di tutto. Per un uomo, soprattutto se stressato e pressato dagli impegni, il lavoro può prendere il sopravvento. Ma i meccanismi della memoria sono complessi e sicuramente è capitato anche a qualche madre di dimenticare il bambino sul carrello del supermercato”.
