Aumentano in Francia le “cattive ragazze”: secondo uno studio dell’Osservatorio nazionale della delinquenza e delle risposte penali (Ondrp) fra i minorenni che hanno commesso reati nel 2009, il 15,5% era di sesso femminile. Il crimine più diffuso fra le giovani è il furto.
La situazione è decisamente peggiorata dal 1996, quando le ragazze francesi rappresentavano meno del 10% dei delinquenti minorenni (14.251 su 143.824). In 13 anni, il dato è peggiorato di ben cinque punti percentuali, molto più velocemente di quello dei ragazzi.
Sulle 33.316 adolescenti processate nel 2009, più della metà (54,9%) erano accusate di reati contro il patrimonio, perlopiù di furto non violento (15.072 Su 18.603). In sintesi, più di un minore su cinque (22%) fra i processati per furto l’anno scorso era di sesso femminile.
Per le 7.688 Ragazze processate per violenze e minacce, si tratta soprattutto di “violenze fisiche a scopo di lucro”. In cinque anni, fra il 2004 e il 2009, il numero di ragazze processate per violenze fisiche non a scopo di lucro è comunque raddoppiato, da 3.334 a 6.694.
In quest’ultimo caso, i processi a minori sono aumentati soprattutto a causa delle violenze, dei maltrattamenti e dell’abbandono di minori (+136% in cinque anni) e per colpi e ferite volontarie non letali su persone di oltre 15 anni (+97%).
Secondo il sociologo Sebastian Roché, intervistato da Le Monde, “la maggior parte dei casi di violenza fisica resta una prerogativa dei ragazzi, ma la frontiera fra generi è meno impermeabile, visto che la parificazione di condizioni e di stili di vita fra adolescenti stimola le ragazze a comportarsi come i maschi, identificandosi sempre di più con il loro ruolo”.