
LONDRA, GRAN BRETAGNA – Raddoppia il numero di musulmani in Gran Bretagna. Una vera e propria rivoluzione religiosa che coincide con una delle peggiori crisi mai attraversate dalla chiesa cristiana. Secondo i dati del censimento 2011, in Inghilterra e Galles si contano nell’ultima decade quattro milioni di cristiani in meno e la loro percentuale e’ scesa al 59% della popolazione. Di questo passo potrebbero diventare minoranza nel giro di 10 anni, a fronte, invece, di una rapida crescita dei musulmani.
Il censimento ha scattato una ‘fotografia’ della comunita’ cristiana, rappresentata da 33 milioni di fedeli. Hanno un’eta’ media di 45 anni e se ancora il numero dei fedeli e’ alto fra i sessantenni scende moltissimo fra i piu’ giovani. Altro fenomeno interessante e’ rappresentato dal fatto che solo l’arrivo di milioni di immigrati, ad esempio quelli dalla cattolica Polonia o gli evangelici dalla Nigeria, ha permesso ai britannici di contenere gli effetti del calo di fedeli.
Sono 1,2 milioni i cristiani nati all’estero che negli ultimi dieci anni hanno scelto di vivere nel Regno. Anche per i musulmani la componente di immigrati e’ fondamentale: se ne sono aggiunti 600 mila nello stesso periodo. Anche grazie a loro la comunita’ e’ raddoppiata arrivando a 2,7 milioni di membri, che hanno un’eta’ media di 25 anni. ”Il cristianesimo sta diminuendo di generazione in generazione, ha detto David Coleman, docente dell’universita’ di Oxford.
”E’ il contrario per i musulmani, fra i quali le nuove generazioni sono piu’ religiose delle precedenti”. Secondo altri studiosi la crisi della chiesa e’ un fenomeno inarrestabile. Come ha spiegato Keith Porteous Wood, responsabile della National Secular Society. ”Nel giro di venti anni ci saranno piu’ fedeli musulmani di persone che vanno in chiesa”, ha detto. ”Non ha piu’ senso – ha aggiunto – una chiesa che sia istituzione e che abbia ancora una cosi’ grande importanza in alcune cerimonie”.
