LONDRA, GRAN BRETAGNA – Il primo ministro britannico David Cameron resta favorevole alle nozze gay nonostante l’attacco delle gerarchie cattoliche contro la proposta del governo di legalizzarle in Gran Bretagna.
”Il governo ha messo in chiaro il suo impegno per l’eguaglianza. Pensiamo che la gente debba avere il diritto al matrimonio civile a prescindere dall’orientamento sessuale”, ha tagliato corto un portavoce di Downing Street.
Cameron si e’ pronunciato a favore delle nozze gay al Congresso dei Conservatori di Manchester lo scorso ottobre: ”Ci credo perche’ l’impegno di una persona per l’altra nel matrimonio e’ un valore dei conservatori”. Il governo britannico aprira’ una consultazione sulla fattibilita’ pratica dei matrimoni gay nelle prossime tre settimane.
In vista di questo appuntamento la Chiesa Cattolica in Gran Bretagna si sta mobilitando per raccogliere l’appoggio di oltre un milione di fedeli contrari ai matrimoni tra omosessuali. I vescovi – scrive il Daily Telegraph – stanno preparando una lettera da leggere alla messa in Inghilterra e in Galles quando il governo esplicitera’ la proposta. Sarebbe solo la seconda volta nella storia recente che i vescovi diffondono una lettera pastorale su importanti temi politici, fa notare il giornale.
Intanto il cardinale scozzese Keith O’Brien, uno dei due membri britannici del Collegio dei Cardinali, ha criticato con forza il governo di Londra per quella che ha definito ”una follia” e un ”grottesco tentativo di sovvertire un diritto umano universalmente accettato” che farebbe della Gran Bretagna ”la vergogna agli occhi del mondo”.
A favore delle nozze gay si e’ schierato invece il Times: ”Riformare la legge per consentire alle coppie dello stesso sesso di sposarsi arricchirebbe una istituzione storica e espanderebbe la somma della felicita’ umana”, scrive il giornale del gruppo Murdoch, che ha dedicato alla questione il primo dei suoi editoriali.
Il nuovo affondo dei cattolici contro i matrimoni gay coincide con una frattura nella Chiesa di Inghilterra sull’ordinazione di vescovi omosessuali. Una proposta che di fatto impedirebbe a religiosi apertamente gay di diventare vescovi e’ finita su un binario morto nonostante l’avallo dell’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams.