ROMA – Gesù, quando è nato? 25 dicembre solo una convenzione: in realtà… Che Gesù di Nazareth, venuto alla luce in una grotta di Betlemme sotto una stella eccezionalmente luminosa, sia nato la notte con cui cominciò il fatidico 25 dicembre del primo anno dell’epoca cristiana (1 dopo Cristo) non corrisponde a verità storica.
Il dibattito per stabilire la data esatta del suo compleanno, in realtà non è ancora giunto a fissare l’anno, il mese poi dovrebbe attestarsi in primavera, non in inverno.
Pure, la ricerca (ne dà conto il sito LiveScience) è affascinante e non toglie nulla al Natale così come è stato fissato dalla teologia cristiana: si interrogano i cieli, si consultano fonti archeologiche, si cercano dettagli utili allo scopo in ogni testimonianza scritta, a partire dai Vangeli. Per esempio, l’indizio della stella cometa, un po’ come ha tracciato la via per umili pastori e ricchi re mai orientali, rappresenta un prezioso punto di partenza.
Conciliabili con le sacre scritture ci sono una congiunzione astrale tra Venere e Giove per una stella visibile nel 2 avanti Cristo, all’incirca il 17 giugno, ma secondo gli astronomi cinesi, una cometa fu osservata nel 7 a.C., mentre risalirebbe al 7 a.C. la congiunzione tra Giove e Saturno, in ottobre. Giugno e ottobre contrastano con il periodo in cui i pastori al pascolo sono stati avvertiti dalla cometa del lieto evento.
Altro utile indizio la strage degli innocenti perpetrata da Erode (sul quale ci sono però sulla sua effettiva esistenza): il re della Giudea però sarebbe morto tra il il 6 e il 4 avanti Cristo. Resta un’unica cosa certa: la scelta del 25 dicembre è legata al mondo romano, ai Saturnalia e alle celebrazioni stagionali, una scelta con cui il cristianesimo ha legato la sua festività maggiore (a parte la Pasqua) al paganesimo sulla via della conversione.