La manifestazione ha visto come protagonisti tanti lavoratori ed aziende che dopo anni di attività legale e controllata, rischiano di vedere andare in frantumi i propri sacrifici. Abbiamo raccolto le testimonianze di tante persone che con gli occhi lucidi e i volti ombrati dalla preoccupazione stentavano a raccontarci la loro storia. Sono padri e madri di famiglia che senza lavoro non sanno come arrivare a fine mese.
Tra le urla di protesta e le grida di un settore che si sente già condannato al fallimento, il primo a confrontarsi con i lavoratori in piazza è stato il Consigliere regionale Michele Facci di FdI che ha parlato di un clima complesso e delle grandi difficoltà che impediscono di tutelare il comparto.
Mentre i lavoratori continuavano a manifestare il loro dissenso contro una normativa retroattiva e molto stringente rispetto alle altre regioni d’Italia, i responsabili della manifestazione si sono seduti al tavolo di confronto con i decisori politici per trovare una soluzione per tutelare il comparto e sottolineare come la corretta regolamentazione del fenomeno tuteli il giocatore con il presidio sul territorio.
Al termine dell’incontro, tutti i capigruppo ad eccezione del M5S e del gruppo misto, si sono mostrati disponibili a valutare una proposta unica per regolamentare il settore e salvaguardare i lavoratori e le attività, una valutazione indispensabile per evitare la rovina di centinaia di famiglie e migliaia di persone.