Il 31 agosto, sarà il compleanno della regina Rania di Giordania, ma per quanto la sovrana sia molto amata dai suoi sudditi, non sono state annunciate particolari celebrazioni, e lei stessa, più che alle candeline, sembra pensare alle sue molteplici attività umanitarie, che l’hanno ormai resa una icona del suo Paese, quasi quanto l’antica città nabatea di Petra.
Nata nel 1970 da genitori palestinesi di classe media, Rania ha più volte sottolineato di aver avuto il titolo di regina grazie al matrimonio con re Abdallah, ma per meritarlo davvero è necessario confrontarsi ogni giorno con la realtà. ”È necessario servire la gente, aiutare”, ha affermato anche in una recente intervista.
E pertanto, l’energica, umile e soave Rania è in prima linea in battaglie sociali sin da quando venne incoronata 11 anni fa, accanto a re Abdallah, salito al trono dopo la morte di suo padre, il leggendario re Hussein. Suoi campi d’azione privilegiati sono la difesa dei diritti dei bambini e delle donne.
In particolare da tempo si batte per un cambiamento nella legislazione che riconosce enormi attenuanti per i cosiddetti ”delitti d’onore”; o, attraverso la Jordan River Foundation, per aiutare le donne vittime di abusi e le famiglie indigenti ad affrancarsi dalla povertà. In aggiunta al suo ruolo di ambasciatore del fondo dell’Onu per l’infanzia (Unicef) e di promotore di una campagna della Fifa a favore dei ragazzi, Rania ha partecipato a numerosi progetti in Giordania e nella regione per aiutare i bambini ad avere migliori condizioni di vita e una istruzione di migliore qualità. E non solo in Giordania.
All’inizio di questa estate, Rania ha usato la sua immagine a livello mondiale per promuovere un progetto che mira a rinnovare le scuole a Gerusalemme, dove migliaia di bambini arabi nella città occupata hanno poco o nessun accesso all’istruzione. Molti Stati del Golfo hanno gia’ espresso la volontà di dare una mano. Non a caso, la sua popolarità si estende anche oltre i confini del regno, grazie anche ad internet, dove è presente oltre che con un suo sito anche in forum come Twitter e Facebook.
E anche questo la porta a partecipare ad incontri internazionali, come la Clinton Global Initiative e il World Economic Forum, di cui è membro del Consiglio. E se tutto questo non fosse abbastanza, è anche un’attiva scrittrice. Il suo ultimo lavoro, tra i best seller del New York Times Best, ”Swap Sandwich”, è un racconto per bambini e narra di due giovani ragazze, Lily e Salma, che imparano il valore della diversita’ tramite lo scambio di cibo a scuola. È forse anche per tutto questo, che per il compleanno ha scelto celebrazioni di basso profilo. Con ogni probabilità, dedicherà la giornata al marito e ai loro quattro figli: il principe Hussein, la Principessa Iman, la Principessa Salma, e il principe Hashem, nel palazzo reale di Amman.