LONDRA, GRAN BRETAGNA – In Gran Bretagna ce ne sono rimasti pochi di maggiordomi tipo, per esempio, quello interpretato da uno straordinario Anthony Hopkins in The Remains of the Day (Quel che Resta del Giorno) accanto ad una incantevole Emma Thompson, ma a cercare bene qualcuno, magari un pò avanti con l’età , se ne trova.
Certo, un maggiordomo britannico di quelli veri, di quelli che sono stati a scuola per imparare il mestiere, di quelli che sanno cosa vuole il padrone prima che questi lo chieda, costano cari. Ed anche per questa ragione, nel bel mezzo della crisi economica, la gran parte è disoccupata.
Ma per cercare di risolvere il loro problema, e quello di tutti gli aiuti domestici sempre meno richiesti, ci ha pensato con un’idea da molti giudicata encomiabile, il premier britannico David Cameron. Molto semplice: sgravi fiscali a chi assume maggiordomi. E non solo maggiordomi: cameriere, cuoche, giardinieri, bambinaie e ogni altro tipo di aiuto domestico. Il problema principale sono le donne senza lavoro.
La ricetta di David Cameron per permettere alle donne di sfondare il ”’soffitto di vetro” nel mondo del lavoro evitando il ricorso alle controverse ”quote rosa” (l’imposizione per legge di assumere donne) ha diviso la Gran Bretagna, una società dove il sistema delle caste, seppur non dichiarato ufficialmente, è ancora più radicato che, diciamo, in India.
Ma ”Questo dimostra come il nostro primo ministro sia distante dal paese reale”, ha criticato l’iniziativa di Cameron la parlamentare laburista Jessica Morden: ”Propone sconti fiscali a chi puo’ permettersi un aiuto domestico, ma allo stesso tempo taglia gli assegni familiari alle famiglie bisognose”. Come fossimo ancora ai tempi di Mary Poppins, dice la Morden: la famiglia Banks, lui funzionario della City, lei aspirante suffragetta, aveva una cuoca, una cameriera, il giardinere Robertson Ay che lustrava anche le scarpe, oltre alla celebre, eponima governante.
La proposta di Cameron è nata come possibile soluzione alla scarsa presenza di donne nei consigli di amministrazione di societa’ e imprese: ”Bisognera’ ricorrere alle quote se non possiamo arrivarci con altri mezzi”, ha detto il primo ministro parlando a Stoccolma a un vertice di paesi del Nord Europa e del Baltico. Il piano, secondo uno schema inizialmente controverso usato in Svezia, dimezzerebbe di fatto il costo dell’assunzione dei domestici aiutando da un lato i genitori che lavorano ma anche, di fatto, mettendo un freno al lavoro nero del personale di servizio.
Anche in Svezia, quando fu introdotto, si disse che si trattava di uno sconto fiscale per ricchi. ”Ma e’ una idea interessante che merita di essere esplorata”, l’ha difesa Cameron, a cui l’aveva illustrata Stina Honkamaa, manager svedese di Google. Il primo ministro Tory e’ sotto crescente pressione per aiutare le famiglie britanniche e in particolare le donne in tempi di crisi. I conservatori – hanno scoperto i sondaggisti del partito – hanno un problema con l’elettorato in rosa ed e’ da settimane che il governo Cameron cerca di escogitare soluzioni per corteggiarlo.
Se le aziende del Regno Unito non ammettono piu’ donne ai vertici (attualmente le donne compongono solo il 15 per cento dei consigli di amministrazione) ”bisognera’ introdurre le quote”, ha detto Cameron a Stoccolma, tra l’altro attribuendo all’assenza del sesso debole nelle stanze dei bottoni una delle cause dei ”mali” dell’economia.