LONDRA, 26 GIU – Avere quasi settant'anni e non dimostrarlo. O meglio, dimostrarli anche, eppure essere in grado di unire alla tessera sconti per la terza eta' un CV che vale ancora oro sul mercato del lavoro. A combattere l'andazzo 'giovane e' sempre meglio' tanto in voga in Gran Bretagna – David Cameron ha superato a stento i 40anni – e' l'associazione WRSV, attiva nel campo dei diritti per gli anziani. Questa settimana, infatti, pubblichera' la lista degli ultra 66enni giudicati come 'indispensabili' nelle loro categorie di riferimento nonostante abbiano raggiunto l'eta' della pensione.
''La Gold Age Power List – ha spiegato all'Observer Lynne Barry, presidente dell'associazione – e' il riconoscimento dedicato a quelle persone che sono state capaci di raggiungere traguardi importanti, ed essere cosi' fonte d'ispirazione, persino nelle decadi 'alte' della vita''. ''Troppo spesso – ha aggiunto – la nostra societa' accantona gli individui una volta che hanno raggiunto l'eta' della pensione. Gli anziani sono visti come fragili, un peso o un intralcio allo sviluppo della societa'. La realta' e' che gli anziani contribuiscono significativamente alla ricchezza economica e sociale''. La classifica, che verra' pubblicata domani per intero, prende in considerazione diversi settori quali ''impresa'', ''arte e letteratura'', ''musica e spettacolo'', ''pubblica amministrazione''. La giuria ha quindi nominato un vincitore per ogni sezione.
La campionessa nella categoria Pubblica Amministrazione britannica, grazie in particolare alla sua performance straordinaria durante la visita di Stato in Irlanda, e' la Regina Elisabetta II. Per l'impresa a trionfare e' stata un'altra donna, Delia Smith, sovrana indiscussa nel business della 'cucina d'autore'.
Nello spettacolo la corona e' invece toccata a Sir David Attenborough, re dei naturalisti di tutto il mondo, che a 85 anni suonati sta lavorando a una nuova serie sul cambiamento climatico nelle regioni polari. Il punto, ad ogni modo, non e' solo di principio. Una ricerca commissionata dalla WRSV ha mostrato come gli ultra sessantacinquenni abbiano contribuito nel 2010 all'economia del Regno Unito generando 40 miliardi di sterline – e questo al netto dei costi delle pensioni, welfare e servizi sanitari.
La lista, poi, comprende 66 nomi non per caso. Questa, infatti, e' l'eta' in cui in Gran Bretagna parte l'erogazione della pensione di Stato e che sara' raggiunta quest'anno dai nati nel 1945, ovvero i baby boomer. Momento giusto quindi per aprire un dibattito sul concetto stesso di vecchiaia, ora che le casse dell'erario languono e la gente vive di piu'. ''Non ci si dovrebbe sentirsi inutili solo perche' si continua con la propria vita'', ha commentato Katharine Whitehorn, una dei giurati. ''Un ripensamento su come affrontare la seconda parte dell'esistenza e' ormai inevitabile''.
