ROMA – Sono sempre più gli italiani che soffrono di insonnia. Come ha spiegato Michele Bocci su Repubblica, le cifre sono “da epidemia”: “Più di un terzo della popolazione deve, con maggiore o minore frequenza, affrontare il problema ogni mese”.
Non esiste una sola categoria di insonni: ci sono quelli che ne soffrono quotidianamente e poi, dice Bocci, “ci sono quelli a cui capita di restare svegli solo di rado, e in quel caso i numeri sono enormi”.
Per quanto riguarda l’Italia, scrive Bocci, “il più grande studio nostrano, di alcuni anni fa, si chiama Morfeo. Dice che oltre il 60 per cento di chi va dal medico di famiglia lamenta un episodio di insonnia nei mesi precedenti”.
Anche le conseguenze del poco sonno sono deleterie, evidenzia Bocci, specie a livello fisico: “Dormiamo sempre meno e sempre peggio e per questo ci ammaliamo. Non dormire fa ingrassare perché blocca l’azione di un ormone che dà sazietà . Chi sta sveglio, magari perché è obbligato dai turni del suo lavoro, è attratto soprattutto dai carboidrati. Ma ci sono problemi anche per la pressione, che senza il sonno non si abbassa, e la frequenza cardiaca, che non rallenta. Non dormire abbastanza, alla lunga può anche dare problemi psichiatrici”.