Scuola: calo di iscrizioni al Classico e agli istituti tecnici, boom al Linguistico e a Scienze applicate

Maria Stella Gelmini

Meno iscrizioni al liceo classico, più allo scientifico. Bene il liceo linguistico, in flessione costante gli istituti tecnici. Questa, in sintesi, la fotografia del gradimento degli studenti italiani scattata dal ministero dell’Istruzione di Maria Stella Gelmini, sulla base delle domande di iscrizione per il nuovo anno scolastico.

Il 2010-2011, per il ministro, è infatti un anno chiave visto che entra di fatto a regime la nuova suddivisione di licei (classico, scientifico, delle scienze umane, linguistico, artistico, musicale/coreutico) e istituti tecnici. Gli adolescenti italiani ci hanno pensato e, alla fine, tra marzo e aprile hanno scelto.

Il primo dato che balza agli occhi è la crisi dell’istruzione classica: non si tratta solo del “tradizionale” liceo dove si studiano latino e greco che pure passa dal 10 al 7% delle scelte. C’è anche il successo del cosiddetto “scientifico light”, ovvero il corso di scienze applicate, con più laboratori e informatica e senza latino. Gli studi classici, insomma, sembrano interessare sempre meno.

Tra i nuovi licei va bene, con quasi 34.000 richieste il linguistico mentre è presto per tracciare un giudizio sul nuovo indirizzo musicale: le scuole autorizzate sono ancora poche e di fatto, molti ragazzi hanno dovuto ripiegare su altre sistemazioni.

Calano, infine, gli istituti tecnici (-2.3% rispetto all’anno scorso) e quelli professionali (-1%): per la Gelmini dovrebbero colmare il gap di formazione tecnica nel nostro Paese. Vedremo se nei prossimi anni si invertirà la tendenza.

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Emiliano Condò