
L’obiettivo comune a tutte le forze politiche è la crescita del prodotto interno lordo, dove l’innovazione tecnologica è considerata il fattore più decisivo di tale crescita, grazie al suo grande effetto sulla produttività.
Negli ultimi anni, però, il rallentamento della crescita economica in molti paesi ha fatto sorgere dubbi sulla capacità delle nuove tecnologie digitali di garantire una crescita più sostenuta come in passato.
Eppure, invece di considerare la tecnologia, la produttività e la crescita come fini ultimi, forse sarebbe più efficace concentrarsi sui bisogni specifici delle persone che ne aumentano il benessere.
Rapporto dell’Ocse
L’ultimo rapporto dell’Ocse ha approfondito gli sviluppi storici del benessere multidimensionale.
Indubbiamente, la rivoluzione industriale ha rappresentato una svolta cruciale nella storia dell’umanità, in quanto è stata in grado di dare inizio ad una nuova era di crescita economica: infatti il Pil medio pro capite della popolazione mondiale è aumentato di 13 volte tra il 1820 e il 2010. L’uomo di oggi, pertanto, è senza dubbio molto più ricco rispetto al passato.
Tuttavia però, come rileva l’Ocse, il prodotto interno lordo non fornisce un quadro completo del modo in cui le società si evolvono. In primo luogo, il Pil definisce solo l’aspetto materiale dell’esperienza umana, ma non valuta altri elementi essenziali per la qualità della vita come la salute, le competenze o il benessere. Per di più, non tiene in considerazione di come tutto ciò cambi tra le varie classi sociali. Motivo per cui, non ci si può limitare a misurare le differenze storiche basandosi solo sui dati relativi alle disparità di reddito medio pro capite.
Alla ricerca di benessere
Nel mondo occidentale odierno il benessere non manca, eppure molte persone si sentono frustrate, sole, depresse e insoddisfatte, ancor di più a causa del Covid.
Alcune delle malattie che dilagano sono in realtà il prodotto di questo malessere interiore, che porta poi le persone a cercare di compensare tale disagio attraverso il cibo, il fumo, la televisione, la droga o alcol e, pur cercando – e magari trovando – cure per un corpo che soffre, se non si riesce a curare la mente e l’anima, non si riuscirà mai davvero a stare bene e a ritrovare il proprio benessere sia fisico che mentale.
È importante capire che è il singolo individuo a decidere come affrontare gli avvenimenti della propria vita, come investire su di sé e come essere responsabili delle proprie azioni. Per poter vivere una vita davvero lunga e serena, ci si deve impossessare cioè di tutti gli strumenti necessari per crescere, adattarsi e diventare più forti.
A tal proposito, per aiutare le persone a ritrovare il proprio benessere, per coltivare la cura di sé, la consapevolezza, la salute e vivere al meglio, esistono – sia online che in presenza – diverse scuole e associazioni di professionisti ed esperti in grado di raggiungere tali obiettivi. Il Metodo Ongaro, ad esempio, ha come finalità proprio quella di capire quali sono le aree carenti dell’individuo e come coltivarle per rendere la propria vita armonica, equilibrata e perfetta come un cerchio. Per questo il loro logo è appunto un cerchio che si completa: indica la capacità di completarsi e diventare perfetti solo lavorando su se stessi. Il cerchio è infatti il simbolo antico dell’armonia, della pienezza e della totalità.
Il Metodo fornisce un mix di conoscenze scientifiche e strumenti pratici per gestire al meglio il proprio stile di vita e le proprie abitudini quotidiane. Questi tipi di corsi permettono anche di conoscere i limiti comportamentali, ossia le vere ragioni per cui non si riesce per esempio a mangiare bene o ad allenarsi con regolarità. In questo modo, raggiungendo l’origine dei propri limiti, si dà vita ad un cambiamento profondo e duraturo.
