NEW YORK, 16 FEB – Fino a una ventina di anni fa se parlavi di mamme italiane in America l'immagine era quella del 'mangia-mangia' e le donne erano famose piu' che altro per voler ingozzare di cibo i propri figli. Da allora di acqua sotto i ponti ne e' passata parecchia. E oggi – superato il temporaneo innamoramento per l'educazione militare 'made in China', oppure per quella francese del 'laissez faire' – il Wall Street Journal ha scoperto che il migliore e' lo stile delle mamme italiane, protettivo ma non soffocante.
A tracciare il ritratto semi-serio delle genitrici di tutto il mondo e' il giornalista Joe Queenan. ''C'e' stato un gran parlare di recente su quale sia il gruppo etnico al quale appartengono le madri migliori – scrive sulle pagine dell'autorevole quotidiano newyorkese – Ma secondo la mia personale esperienza, vincono le italo-americane''. Per Queenan infatti sono affettuose, amano i figli, li proteggono e li difendono, e per questo i loro bambini crescono come pilastri della societa'. Ma soprattutto preparano ''ottimi manicotti'', i nostri cannelloni. Tasto dolente per il giornalista che, nato da una donna irlandese americana definita ''una cuoca terribile'', da piccolo invidiava non poco il vicino di casa che ogni giorno degustava ziti al forno, polpette di carne e molte altre prelibatezze.
Insomma prima c'e' stato l'elogio delle cinesi, che sanno crescere ragazzi di talento con rigore e disciplina, come sostiene nel suo saggio la professoressa Amy Chua dell'universita' di Yale. Poi sono arrivate le francesi, abituate a lasciare giocare i loro figli senza nevrosi, ma anche senza interagire con loro, ha scritto la scrittrice Pamela Druckerman, che ha vissuto dieci anni in Francia crescendo tre figli. Quindi le boliviane per la loro devozione e le gallesi perche ''tengono la bocca chiusa''. Ma ora e' il turno di casa nostra. E come scrive Queenan ricordando la mamma del compagno d'infanzia, ''non ho mai incontrato nessuno che fosse piu' amato dai figli''.