Essere maggiordomi oggi: richieste sempre più competenze

MILANO – Scordatevi personaggi come Alfred Pennyworth, fedele servitore di Batman, o altre figure emerse dalla finzione cinematografica che tratteggiano i maggiordomi come bonari signori di mezza età che si occupano unicamente di badare con discrezione alle faccende domestiche. Come dei nonni, solo molto più eleganti. Oggi il “maestro di casa” si è trasformato in un vero assistente personale con delle competenze specifiche proprie di una professione moderna.

Dinamicità. È Elisa Dal Bosco, presidente dell’Associazione Italiana Maggiordomi (AIM), a descrivere il maggiordomo dell’anno 2011: «È un uomo o una donna che si muove in jeans e blazer, e gira il mondo con in mano uno smartphone. Con il compito di aiutare le persone delle quali è al servizio in tutti i campi della vita». Una figura di fiducia alla quale delegare tutto ciò che non si ha più il tempo di fare, non solo in ambito domestico: infatti è sempre maggiore la richiesta di maggiordomi aziendali.

Clientela trasversale. Una professione che non sembra conoscere crisi. Sono infatti sempre in aumento le persone che richiedono i servigi di un maggiordomo: «Si rivolgono a noi clienti di diversa estrazione sociale e appartenenti a varie fasce di reddito – prosegue Dal Bosco – c’è chi può permettersi un assistente personale solo per un week-end e chi invece lo desidera per tutta una vita, offrendo contratti a tempo indeterminato». Una molteplicità di esigenze alle quali i maggiordomi moderni si sono dovuti adattare: «I nostri iscritti sono poliglotti, hanno la partita iva e sono disponibili anche per consulenze da free lance. È una professione adatta alle persone giovani, ma anche a chi vuole inventarsi una seconda attività». E che accanto a queste nuove competenze deve conservare le antiche doti che hanno reso proverbiale questa figura: «Pazienza e disponibilità assoluta, sono le prime cose che servono per svolgere questo lavoro».

Formazione costante. Nuove mansioni e responsabilità alle quali corrisponde un trattamento salariale di prim’ordine: «I nostri maggiordomi guadagnano dai 150 euro in su al giorno. Praticamente lo stipendio di un manager». E per guadagnarselo bisogna sottoporsi a un aggiornamento professionale continuo tramite, ad esempio, i corsi organizzati dall’AIM: «Non è facile accedervi, perché il numero dei posti è limitato – conclude Dal Bosco – ma a tutti i partecipanti garantiamo uno sbocco lavorativo concreto e immediato». Il prossimo corso inizierà tra febbraio e marzo, e sarà “avanzato”, cioè rivolto a professionisti che hanno già maturato un’esperienza nel settore.

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Alberto Francavilla