LONDRA, 8 GIU – Il principe delle gaffe compie 90 anni: Filippo, duca di Edimburgo e consorte della regina Elisabetta, festeggera' il suo compleanno tra due giorni. E una nuova biografia in uscita proprio in questi giorni svela il passato turbolento del giovane principe di Grecia, dalla sua infanzia infelice ai suoi primi amori. Tra i quali spicca Osla Benning, una debuttante canadese di due anni piu' giovane con il quale Filippo intreccio' una relazione fino a poco prima di conoscere la futura sovrana d'Inghilterra.
I due si conobbero nel 1939 quando Osla viveva con Sarah Norton, una figlioccia di Lord Louis Mountbatten, lo zio di Filippo. Il principe 18enne, la cui madre era finita in un ospedale psichiatrico e il padre in esilio era a dir poco assente dalla sua vita, passava dalla casa di un parente a un'altra. Come lui, Osla non aveva radici: arrivata in Europa giovanissima in seguito al divorzio della madre, la 16enne aveva studiato in Austria e aveva appena fatto il suo debutto in societa'.
Tra i due la scintilla fu immediata e sebbene a detta dell'amica Sarah la relazione non arrivo' mai fino in fondo (''Non eravamo state educate cosi''', ricorda la Norton) Osla era quella che Filippo chiamava tutte le volte che era in Inghilterra tra le sue missioni navali durante la guerra. Osla all'epoca era stata reclutata come interprete al centro d'ascolto di Bletchley Park e lui dopo averla portata a ballare a Londra l'accompagnava a prendere il treno del mattino alla stazione di Paddington. Filippo e Osla si frequentarono fino all'inverno del 1943, quando il principe ando' a trascorrere il Natale a Windsor e si accorse delle attenzioni dell'allora 17enne Elisabetta e inizio' a corteggiarla. Il resto della storia e' noto: nel 1947 Filippo ed Elisabetta si sposarono all'abbazia di Westminster e all'incoronazione del 1953 fu lui il primo ad inginocchiarsi dinanzi a lei e a prometterle fedelta' come suo suddito. Celebre e spesso criticato per le sue battutacce imbarazzanti (come quando disse ad alcuni studenti inglesi in Cina ''se state ancora un po' qui vi verranno gli occhi a mandorla''), Filippo sotto ogni altro aspetto e' stato un reale esemplare: leale nel suo ruolo di appoggio, ha rinunciato ad una promettente carriera nella marina britannica per sostenere la moglie. A parte quando gli e' stato negato di dare il suo cognome ai figli (occasione in cui, a quanto pare, reagi' esclamando: ''Non sono altro che un'ameba. L'unico l'uomo del regno al quale non e' permesso che i figli portino il suo nome''), Filippo non si e' mai lamentato di niente.
Ed e' proprio in questa chiave – quella di un consorte intelligente e volitivo, costretto pero' a rinunciare ad una brillante carriera – che ora la stampa britannica finalmente lo rivaluta. In un'intervista per un programma della Bbc che verra' trasmesso domani, Filippo dice che avrebbe potuto essere di maggiore aiuto alla regina se ''avesse avuto qualche qualifica professionale, anziche' trascinarsi dietro di lei''. Un ruolo che decisamente deve essergli stato stretto, se si tiene conto dei vari personaggi intervistati per il documentario, che di tutte le qualita' di Filippo sottolineano soprattutto l'intelletto acuto. ''E' come incontrare un falco o un'aquila. C'e' qualcosa di assolutamente penetrante nei suoi occhi'', racconta l'attrice Joanna Lumley.