“Tentazioni di cesarismo”: secondo Filippo Ceccarelli, su Repubblica, questo è un rischio che Silvio Berlusconi fa correre all’Italia: una specie di dittatura basata sul consenso.
Il premier che, però, smentisce: “Altro che Cesarismo, altro che vezzi napoleonici. Vengo accusato di questo solo perché un mio amico architetto ha visto due statue non esposte da 30 anni e ha pensato di utilizzarle nel luogo in cui vengono accolti i capi di Stato e di governo di tutto il mondo”.
Antonio Di Pietro contrattacca: “Italia Stato democratico? Se fosse vero il governo dovrebbe pensare ai cittadini e non a difendere gli interessi dei soliti noti”.