
L’Europa vive oggi forse il momento più delicato dall’inizio del processo di integrazione, iniziato nel secondo dopoguerra.
Per tutti coloro che, senza pregiudizi, intendano avvicinarsi alla comprensione delle dinamiche storico-diplomatiche, politiche e filosofiche riguardanti il nostro continente è da oggi on-line il sito www.rivistaeuropea.it.
Europea, nata nel 2016 e diretta dal professor Gianluigi Rossi, professore emerito di Storia delle Relazioni Internazionali alla Sapienza di Roma, è una rivista scientifica che desidera infatti porsi come un punto di incontro per tutti coloro che proprio all’Europa hanno dedicato e dedicano le loro ricerche e la loro attenzione.
Rivista Europea: come si presenta
Europea intende così presentarsi come una rivista scientifica tematica dell’età contemporanea, aperta al confronto e alla discussione, senza alcuna forma di pregiudizio ideologico o storiografico. Attraverso un approccio storico-diplomatico, politologico, ma anche filosofico e sociologico, la Rivista ospita contributi non necessariamente pro-europeisti, ma anche antieuropeisti, purché frutto di uno studio scientifico e mai di un mero pregiudizio ideologico.
Scegliendo di essere un periodico dell’età contemporanea, con una sincera vocazione internazionalistica, Europea si concentra sulle dinamiche dei secoli Ottocento e Novecento, ma analizza anche le sfide che il nuovo Millennio ha posto all’Europa, non perdendo mai di vista la necessità di riflettere intorno alle radici, all’identità e ai valori che definiscono la cultura europea.
Obiettivo il lettore non accademico
Obiettivo di Europea non è soltanto quello di circolare all’interno della Comunità scientifica, ma anche di interessare il lettore non accademico e di rivolgersi altresì ai giovani studiosi, dei quali intende ospitare contributi e ricerche. In un contesto, infatti, nel quale è sempre più difficile per i giovani talenti trovare spazi al fine di emergere, la Rivista vuole invece offrire le sue pagine ai loro lavori, oltre ovviamente ad accogliere contributi di accademici già affermati.
