Né potrebbe esserlo perché quel che impropriamente chiamiamo “bamboccioni” è la conseguenza diretta di due fenomeni economici che riguardano tutti i paesi occidentali: la “bolla edilizia” che ha gonfiato i prezzi delle case e degli affitti e la flessibilità del lavoro scivolata e degenerata in precarietà dei redditi. Con 800/1000 euro al mese e non per tutti i mesi una casa diversa da quella dei genitori non la si paga.
Però in Spagna ci sono gli “affitti di emancipazione”, cioè contributi pubblici ai giovani che affittano casa. In Francia si progettano “case per la condivisione”, cioè alloggi costruiti in modo che ci si possa vivere in più d’uno senza negare l’un l’altro la privacy e i servizi. In Svezia si lavora al “piano casa” con affitti controllati per i giovani. In Italia nulla di tutto questo, in Italia i “bamboccioni” sono lo Stato, i governi e la pubblica opinione che restano immobili nella casa e nella società del tempo che non c’è più.