Ma non sono solo i ricchi e i vip a pagare le spese dell’insostenibile situazione immobiliare di Londra. La legge inglese prevede una procedura legale macchinosa per scacciare gli occupanti illegali e gli squatters spesso sanno approfittarne. I giornali hanno spesso raccontato storie come quella della donna nell’Est di Londra che aveva ingaggiato degli operai che, alla fine dei lavori, le hanno annunciato che non avevano intenzione di andarsene dalla casa dipinta.
Oppure dell’agente immobiliare che, mentre mostrava un appartamento, è precipitosamente sceso in strada quando qualcuno gli gridato che gli stavano scassinando la macchina. Tornato indietro, i falsi affittuari avevano già preso possesso dei luoghi.
In questo contesto, il governo inglese ha deciso di indurire la sua linea e permettere ai proprietari di cacciare più facilmente gli occupanti illegali. Oggi, chi commette un intrusione in una proprietà privata compie un reato passibile di un processo civile. Da domani, se la legge proposta passerà alle camere, le stesse infrazioni diverranno un crimine. Il passaggio alla procedura penale velocizzerà in maniera automatica le procedure per sfrattare gli inquilini indesiderati.
Il problema degli occupanti sarà, forse, risolto. Resterà quello di una città dove le ineguaglianze non fanno che aggravarsi e dove qualcuno può permettersi di avere delle case sfitte e qualcuno non ha nemmeno un tetto sopra la testa.
