LOS ANGELES – Antica e mediterranea tradizione quella dell’insulto: negli ultimi anni, sia da noi che nei Paesi anglosassoni, è molto in voga il dito medio. Nei paesi latini, l’esuberanza verbale e gestuale può toccare vette di intensità e fantasia irraggiungibili nei paesi del nord Europa.
C’è da dire che se si guarda alla classe politica, l’Italia si caratterizza per una passione per il turpiloquio probabilmente ineguagliabile. Con le oscenità pronunciate dai banchi del parlamento o davanti alle telecamere negli ultimi vent’anni si potrebbero fare un dizionario in molti tomi. Alcune sono rimaste memorabili: Vittorio Sgarbi che definisce il Presidente della Repubblica «una scorreggia fritta», Roberto Maroni che spiega che «Bossi ce l’ha duro, Berlusconi ce l’ha d’oro, Fini ce l’ha nero, Occhetto ce l’ha in…», Silvio Berlusconi che dà dei «coglioni» a tutti gli italiani che sono elettori della sinistra.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte. Nella concezione greco-romana, l’oratore, il vir bonus, non deve limitarsi ad elaborare un discorso e a pronunciarlo con chiarezza ed enfasi, deve anche avere una gestuale corporale che veicoli le idee e che contribuisca pure alla persuasione.
Nel campionario delle oscenità pubbliche, specie quando compiute dalle autorità pubbliche, non manca così un cospicuo numero di gesti osceni, in particolare quella del dito medio alzato. Il dito medio di Bossi è così frequente che non fa nemmeno più notizia (l’ultima volta a ottobre, contro Flavio Tosi, leghista e sindaco di Verona), Anche Berlusconi, nel contesto, a lui congeniale, di una barzelletta, si è già prodotto nel poco nobile gesto e solo qualche settimana fa è stata la volta del presidente della regione Roberto Formigoni di alzare il dito davanti fotografi e cameraman.
Ma se è deprecabile l’utilizzo, censurabile il significato (la mano con il dito medio alzato imita l’aspetto di un fallo), le origini del gesto hanno una certa nobile antichità. Gli storici sanno, infatti, che il filosofo greco Diogene, fondatore del pensiero cinico, ha una volta mostrato il dito medio a un politico e dei riferimenti al gesto si trovano nelle commedie di Aristofane, autore del quinto secolo avanti cristo.
In qualche modo, dunque, il dito medio nasce con la nostra stessa civiltà, più di duemila anni fa, nella culla del pensiero occidentale, la Grecia e da lì si espande in tutto il mondo. Negli Stati Uniti poi, dove il gesto è molto diffuso, sarebbero stati gli immigrati italiani ad importarlo, verso la fine del diciannovesimo secolo. Anche se al Superbowl è stato esibito dalla cantante M.Y.A.