Stragi naziste: trenta inchieste ancora aperte

ROMA – Sono ormai trascorsi piu' di 65 anni,
ma le inchieste nei confronti di ex nazisti indagati per eccidi
e crimini di vario genere compiuti in Italia nella seconda
guerra mondiale non sono ancora tutte archiviate: nella fase
delle indagini preliminari, infatti, vi sono ancora circa 30
procedimenti, di cui una dozzina avviati dalla procura militare
di Roma e circa 15 da parte di quella di Verona.
I processi nei confronti di criminali di guerra nazisti
celebrati in Italia furono solo una decina, dal dopoguerra fino
al 1994, anno in cui venne rinvenuto il famoso ''armadio della
vergogna'' dove erano stati occultatati 695 fascicoli di crimini
nazifascisti mai perseguiti. Le inchieste su questi episodi
vennero dunque avviate solo nel 1995 ma, soprattutto a causa dei
molti anni trascorsi – con la morte degli indagati e dei
testimoni e la conseguente difficolta' di condurre le indagini –
in gran parte si sono concluse in un nulla di fatto.
Tuttavia, una ventina di processi si sono celebrati e molti
hanno portato a condanne all'ergastolo, anche se solo tre
imputati sono finiti in prigione all'esito di questi
procedimenti: per la strage delle Fosse Ardeatine, Erich Priebke
(l'unico ancora in vita, attualmente ai domiciliari nella casa
del suo avvocato) e Karl Hass (deceduto nel 2004 nella casa di
riposo di Castelgandolfo dove era ai domiciliari), mentre per i
crimini compiuti nei campi di lavoro di Fossoli e Bolzano fu
estradato Michael 'Misha' Seifert (detenuto nel carcere militare
di Santa Maria Capua Vetere e morto lo scorso novembre).
I processi attualmente in corso nei vari gradi di giudizio
sono tre. Per le stragi commesse a Vallucciole e in vari borghi
dell'Appennino tosco-emiliano sono 12 gli imputati alla sbarra
davanti al tribunale militare di Verona (l'udienza e' prevista
per meta' giugno) per l'uccisione di 350 civili. Si e' invece
appena concluso in primo grado il processo per l'eccidio del
Padule di Fucecchio (184 le vittime): il tribunale militare di
Roma ha inflitto l'ergastolo a tutti e tre gli imputati, come
richiesto dal procuratore Marco De Paolis. In attesa del
giudizio in Cassazione sono invece due degli imputati per le
stragi compiute nel comune di Fivizzano, che portarono
complessivamente all'uccisione di 346 persone: altri due degli
imputati superstiti sono gia' stati condannati irrevocabilmente
all'ergastolo.

Published by
Lorenzo Briotti