Studenti italiani bocciati riguardo a donne, immigrati e famiglia. Sono misogini e spesso ignoranti. «Se nel complesso delle risposte si profila un orientamento aperto rispetto ai costumi sessuali, e ragazzi e ragazze ritengono con una maggioranza di quasi i tre quarti degli intervistati che non sia necessario aspettare il matrimonio per avere rapporti completi si evidenzia come i picchi maggiori si raggiungano a Venezia (73%) e Milano (69%), mentre a Salerno si scende al 50%», spiega Maura Misiti, responsabile dello studio.
A fare luce sull’informazione dei giovani è un’indagine Irpps-Cnr su un campione di oltre 3.200 studenti delle scuole medie e superiori di Milano, Venezia, Lucca e Salerno. Sorprende l’approccio ai rapporti tra uomo e donna, il tradimento femminile è ritenuto peggiore di quello maschile. «Nel complesso gli studenti sono in disaccordo (62%), tuttavia più di un terzo del campione condivide questo doppio standard di giudizio. Inoltre, quest’opinione è molto differenziata dal genere: lo scarto tra le risposte di maschi e femmine è nettissimo, con i primi meno “sfavorevoli” in un ordine che va dai 60 punti percentuali di Salerno ai 40 di Venezia».
Le ragazze sembrano molto meno tolleranti dei loro compagni rispetto al primo contatto sessuale, visto spesso un po’ forzato proprio «per sbloccarsi». «In media le ragazze esprimono un disaccordo pari al 54% e i ragazzi solo del 19%, il che significa la legittimazione delle “forzature” da parte di ben 4 maschi su 5. Il disaccordo è molto più elevato tra i liceali (media 44,3%) di quanto non sia tra gli studenti degli istituti tecnici (35%) e professionali (28%)».
In materia di immigrazione gli studenti si rivelano spesso disinformati, tanto che tendono a sovradimensionare il fenomeno, solo quelli di Venezia e Lucca hanno dimostrato una sensibilità maggiore alla questione.
