ROMA, 10 MAG – Siamo tutti sfasati, i nostri ritmi naturali (ovvero l'orologio del nostro corpo) sono in rotta con gli orari degli impegni quotidiani, lavoro, famiglia, amici. Risultato? Viviamo in un perenne 'jetlag', sindrome da fuso orario, pur senza viaggiare; e' il jetlag sociale, che fa male alla salute e contribuisce all'epidemia di obesita' nel mondo.
Lo rivela un grosso studio epidemiologico pubblicato sulla rivista Current Biology. Il jetlag sociale cui non riusciamo a sottrarci e' la discrepanza sempre maggiore tra orari fissati da impegni quotidiani e ritmi fisiologici del corpo sempre meno ascoltati. Il lavoro e' di Till Roenneberg dell'Universita' di Monaco che sta raccogliendo ormai da anni dati su un vasto campione di individui per poi creare la 'mappa mondiale del sonno'.
''C'e' una differenza enorme tra quel che ci comanda l'orologio sociale e quello biologico, scandito da alba e tramonto'', spiega l'esperto in una videointervista. La ricerca riporta i risultati di uno studio su vasta scala, mostrando che il jetlag sociale' e' associato a un aumento di peso. ''I nostri risultati dimostrano che vivere contro l'orologio interno del corpo contribuisce all'epidemia di obesita'''.
