NEW YORK, STATI UNITI -A Brooklyn, un quariere della classe media newyorchese, i rapporti tra le donne, le giovani donne, e i poliziotti si sono fatti tesi. Succede che nel quartiere, specialmente nella parte più vitaiola di South Park Slope, con ristoranti, bar, discoteche ed anche locali equivoci, ci sono stati dieci stupri dallo scorso mese di marzo. Troppi. Naturalmente la polizia è corsa ai ripari. Ma una delle sue iniziative ha suscitato un putiferio, specialmente, al solito, tra le femministe.
Cosa fanno i poliziotti di Brooklyn? Quando, specialmente di sera, vedono una donna camminare per strada vestita, diciamo così, succintamente, la fermano gentilmente per parlare delle sue scelte di guardaroba. Scrive il Wall Street Journal che una donna, identificata solo col nome di Lauren, è stata fermata da un agente che ha indicato il modo in cui era vestita e le ha detto: ”Non crede che i suoi short siano un pò troppo corti”?
Altre due donne che indossavano vestiti sono state fermate e si sono sentite chiedere se non pensassero di mostrare porzioni esagerate del loro corpo. Gli agenti hanno loro spiegato, senza pensare che avrebbero suscitato un vespaio, che vestite così le donne potevano far pensare ai malintenzionati che erano ”un obiettivo facile”. Uno degli agenti ha rincarato la dose dicendo: ”Siete esattamente il tipo di donna che cercano gli stupratori”.
Apriti cielo. Safeslope.com, un sito web che si occupa di sicurezza pubblica, ha pubblicato una lettera aperta in cui dice che questo tipo di ”conversazioni’ tra poliziotti e donne comunque vestite sono da condannare. ”Abbiamo ricevuto rapporti – ha scritto Safeslope.com – secondo cui a molte donne è stato detto che diventavano obiettivi di violenza carnale indossando short, vestiti o sottane che non lasciano troppo all’immaginazione. Questi avvertimenti tendono a dare alle donne la responsabilità di essere aggredite sessualmente. Ma le donne – ha detto Safeslope.com – devono essere libere di indossare ciò che vogliono senza paura. E’ la polizia che deve proteggerle, e non incolparle”.
Nella polemica è dovuto intervenire anche il portavoce della polizia newyorchese, Paul Browne, il quale ha detto che le intenzioni dei poliziotti sono le migliori. ”Il loro intento è solo avvertire che in molti casi gli stupratori sono stati almeno in parte attratti da donne vestite succintamente”.