Da una parte, spiegano gli studiosi dell’ Universita’ del Missouri che hanno studiato il fenomeno, c’e’ l’esigenza delle ragazze di rimanere magre e conservare un’invidiabile forma fisica, dall’altra la volonta’ di non rinunciare alle notti di bevute folli: da qui la spiegazione di quanto emerso da un sondaggio al quale il 16 per cento delle giovani universitarie ha risposto che spesso salta i pasti per dedicarsi all’alcol e che per mangiare tende a spendere il meno possibile in modo da avere più soldi per le bevute serali.
La “drunkorexia” preoccupa gli esperti, che pongono l’accento sui danni fisici e mentali di questa abitudine. “Oltre a deprivare il cervello di un’ adeguata nutrizione – spiega Victoria Osborne, docente dell’ Universita’ del Missouri – questo comportamento delle ragazze puo’ provocare problemi cognitivi a breve e a lungo termine, difficolta’ a concentrarsi e a prendere decisioni”.
Non solo, perche’ , come rilevano gli esperti, le donne metabolizzano l’alcol in modo diverso dagli uomini (cosa che le rende piu’ suscettibili a un danneggiamento degli organi vitali), e sono piu’ soggette a sviluppare problemi alimentari e comportamenti sessuali a rischio.
La drunkoressia si distingue dalla consuetudine tra tutti gli studenti universitari di riunirsi per grandi bevute per il fatto che a praticarla sono soprattutto le donne: tre volte più degli uomini. Spiega il decano studentesco della Queen’s University di Kingston, in Canada, John Pierce: ”Le donne, più degli uomini, sono bombardate da immagini pubblicitarie onnipresenti su quello che è socialmente accettabile, e farebbero qualsiasi cosa pur di non ingrassare. Quindi, se possono consumare solo un certo numero di calorie al giorno, le consumano con l’alcol”.