Incolleriti dal recente influsso di lavoratori ispanici attratti da aziende per la macellazione e la lavorazione del bestiame, i cittadini di Fremont, Nebraska, votano lunedi per decidere se vietare l’assunzione di immigrati illegali o proibire che a loro vengono affitate abitazioni, a quanto riferisce The Huffington Post.
Al voto si è arrivati dopo che per due anni i sostenitori della proposta hanno fatto una campagna tra i 25 mila abitanti diretta a raccogliere abbastanza firme per consentire il voto popolare. Ma anche se la proposta fosse approvata, la cittadina dovrà affrontare una serie di contestazioni legali da parte di singoli cittadini o associazioni per latutela dei diritti umani. Ma Kristin Ostrom, che si batte contro l’approvazione del provvedimento, è preoccupata: ”Anche se votiamo contro – dice – come faremo dopo a vivere insieme?
Fremont è solo un piccolo ma significativo esempio di come il Paese è indignato dalla debole applicazione delle leggi federali per prevenire l’immigrazione illegale. Molto scalpore ha suscitato una legge approvata dal parlamento dell’Arizona che consente alla polizia di chiedere a chiunque documenti che dimostrino che non sono immigrati illegali.
Il problema a Fremont non è la paura – come in altre comunità – che gli illegali portino via il lavoro ai bianchi, dato che il tasso di disoccupazione, al 4,9 per cento, è tra i più bassi, mentre su scala nazionale è al 9,7 per cento. Il timore è che gli illegali, con le loro numerosde famiglie, costituiscano un drenaggio delle risorse comunitarie.
In realtà il flusso di illegali a Fremont è stato particolarmente consistente. Erano 165 – tra legali e illegali – nel 1990, divennero 1.085 nel 2000 e l’anno scorso hanno raggiunto quota 2.060, secondo i dati forniti dall’esperto di censimenti dell’Università del Nebraska David Drozd.
Se il provvedimernto venisse approvato, i potenziali affittuari dovrebbero richiedere un’apposita licenza, che accerterebbe il loro stato. La licenza gli verrebbe negata se risultassero illegali. Stessa cosa per le richieste di lavoro. I sostenitori della proposta dicono che essa supplisce a quella che considerano l’inerzia federale. I contrari sostengono che potrebbe incoraggiare la discriminazione razziale.