NEW YORK, STATI UNITI – Per i dipendenti delle grandi corporazioni americane fumare diventa sempre più costoso, a parte la spesa costantemente più alta per comprare un pacchetto di sigarette, divenute ormai anche negli Usa una sorta di lusso, a quanto riferisce Bloomberg Businessweek.
A decorrere dal 1 luglio, i dipendenti dei grandi magazzini Macy’s che ammettono di essere tabagisti pagano 420 dollari l’anno in più per l’assistenza sanitaria fornita dall’azienda. Macy’s è in buona compagnia. La Pepsico, farà pagare ai suoi fumatori 600 dollari in più, e l’azienda editrice Gannett aumenterà per loro il costo annuo della copertura sanitaria aziendale nientemeno che di 720 dollari.
Ma c’è chi ricorre a soluzioni ancora più drastiche. Alcune aziende, tra cui Humana, Union Pacific e Scotts Miracle-Gro hanno varato una politica aziendale per cui non verranno più assunti fumatori. Secondo i dati forniti dal Center for Disease Control and Prevention, il vizio del fumo e le sue conseguenze sanitarie costano complessivamente alle assistenze governative e aziendali la spaventosa cifra di 193 miliardi di dollari l’anno, e il dipendente fumatore costa al suo datore di lavoro il 18 per cento in più rispetto al non fumatore.
Ma non tutte le aziende ricorrono ai misure punitive. Altre si sforzano di modificare i sistemi di vita dei dipendenti che fanno salire i costi dell’assistenza sanitaria. La Scotts Miracle-Gro riduce di 60 dollari il mese il costo dell’assistenza sanitaria aziendale per i dipendenti e le loro mogli che controllano regolarmente il loro peso, livello di colesterolo e pressione sanguigna. Altre aziende offrono iscrizioni gratuite a palestre.
Per molte aziende l’approccio ”soffice” per la tutela della salute dei dipendenti sembra prevalere su quello ”drastico”. La Society for Human Resource Management stima che il 59 per cento delle aziende hanno offerto l’anno scorso corsi per cambiare sistemi di vita sbagliati, e che il 28 per cento hanno pagato gratifiche ai dipendenti che hanno smesso di fumare od hanno controllato meglio il loro stato di salute.
Per controllare i costi dell’assistenza sanitaria, nel 2010 la Whole Foods ha lanciato il programma ”Team Member Healthy Discount Incentive”. La partecipazione al programma è volontaria e consente ai dipendenti delle aziende di ottenere sconti per le medicine se smettono di fumare, controllano la pressione sanguigna, il livello di colesterolo e il peso.
