Quando gli elettori californiani si recheranno alle urne a novembre non dovranno soltanto scegliere deputati, senatori e governatori, ma decidere anche se il loro stato sarà il primo dell’Unione a legalizzare per gli adulti la marijuana per uso privato, a quanto riferisce The Huffington Post.
La California è già stato il primo stato a legalizzare nel 1996 la marijuana per uso medico, inducendo altri 14 stati a fare altrettanto. ”Questo è un momento spartiacque nella decennale lotta per por fine al proibizionismo della marijuana in questo Paese, e davvero non possiamo sottolineare a sufficienza il significato che sarebbero i californiani ad avere per primi la possibilità di por termine a questa disastrosa politica”, ha dichiarato Stephen Gutwilling, direttore della Drug Policy Alliance.
La California, stato più popoloso d’America, non è sola nel cercare di espandere l’uso legale dell”’erba”. La stessa cosa sta facendo il Rhode Island, un altro stato duramente colpito dalla crisi economica, che sta considerando la possibilità di depenalizzare il possesso di circa 30 grammi per chiunque abbia compiuto i 18 anni. Analoghi tentativi sono stati compiuti dello stato di Washington e nel Nevada.
L’iniziativa californiana, se approvata alle urne, consentirebbe il possesso di circa 30 grammi di marijuana per i maggiori di 21 anni, una quantità sufficiente per arrotolare dozzine di spinelli. Inoltre, ai residenti verrebbe permesso di coltivare l”’erba” nei giardini su una superficie di circa 8 metri quadrati.
La proposta californiana impedirebbe di fumare l”’erba” in pubblico o in presenza di minorenni. Sarebbe inoltre illegale possedere marijuana nei perimetri scolastici o fumarla alla guida di automobili.
I sostenitori dell’iniziativa affermano che la legalizzazione farebbe risparmiare allo stato 200 milioni di dollari che vengono spesi ogni anno per la sicurezza pubblica. Allo stesso tempo, ”l’erba” potrebbe essere tassata, come le sigarette, e generare quindi entrate per i governi locali in difficoltà per la crisi.
I contrari alla legalizzazione considerano la marijuana come ”una droga di passaggio”, ovvero una sostanza stupefacente che potrebbe indurre i giovani a provare altre droghe più pericolose, dall’eroina, alla cocaina, all’Lsd. ”Siamo realmente preoccupati che legalizzare la marijuana abbasserebbe la percezione di rischio ad essa connessa e aumenterebbe a dismisura il suo consumo”, ha detto Aimee Hendle, portavoce dell’associazione anti-legalizzazione Drug Free Youth.