New York come Roma. I lucchetti dell’amore invadono il Brooklyn Bridge

Il ponte di Brooklyn

Al Ponte Milvio di Roma, che attraversa il Tevere da 2.200 anni nella zona nord della capitale, sono lì da anni, e dopo inutili quanto incomprensibili tentativi della polizia municipale di toglierli, ogni volta ritornavano come funghi.

Alla fine hanno vinto i lucchetti dell’amore, che ora sono centinaia, agganciati ad una caterna su entrambi i lati dello storico ponte – uno dei più antichi simboli dell’antica Roma – da innamorati che vi scrivono con pennarelli la profondità e la durata della loro passione. ”Ti amerò fino a quando esisteranno i colori”, ha scritto una coppia. Davvero surrealisticamente poetico. A leggere le frasi dei giovani amanti ci sarebbe da scrivere un libro.

Beh, succede che New York City, la capitale dell’impero, non abbia voluto essere da meno. La metropoli non ha, naturalmente, sull’Hudson o sull’ East River, che fanno di Manhattan un’isola, un ponte vecchio di 2.200 anni. Ma ne ha uno che per ragioni storiche, anche legate all’immigrazione dall’Europa, è uno dei più venerati e famosi simboli della Grande Mela: il Brooklyn Bridge, che slanciato sull’East River collega Brooklyn a Manhattan.

Con grande sosrpresa dei sorveglianti che percorrono avanti ed indietro il ponte, costruito nel 1883, sulle sue strutture metalliche sono cominciati ad apparire gli stessi lucchetti del’amore che adornano Ponte Milvio. I sorveglianti li toglievano, ma nel giro di poco tempo erano di nuovo lì, sullo storico ponte concepito per consentire agli immigrati di Brooklyn di attraversare l’East River per arrivare facilmente a Manhatann, che aveva bisogno del loro lavoro. Ha detto un sorvegliante: ”Secondo me turisti newyorchesi in visita a Roma hanno visto i lucchetti di Ponte Milvio ed hanno pensato che fare la stessa cosa sul Brooklyn Bridge sarebbe stata una buona idea”. Ha probabilmente ragione.

Il rituale dell”’amore made in Italy” sembra interessare molto più i turisti europei e giapponesi, che visitato il ponte, dopo essersi giurati amore eterno sui loro lucchetti, ne gettano la chiave nell’East River. Ci sono anche lucchetti di coppie newyorchesi che, accortisi di quanto sta accadendo sul loro beneamato ponte, hanno pensato di fare altrettanto. E’ certo una lotta serrata tra gli innamorati di qualsiasi parte del mondo e i sorveglianti del ponte, che ”per motivi di sicurezza” difficilmente comprensibili tolgono i lucchetti. ”Ma”, ha detto uno di loro, ”il nostro è un lavoro inutile. Nel giro di pochi giorni il ponte è di nuovo pieno dì lucchetti”.

Gli è stato detto che alla fine le autorità romane si sono arrese ed hanno lasciato via libera ai lucchetti. ”Già”, ha risposto, ”ma questa è l’America e noi siamo in guerra contro il terrorismo. Qualcuno di quei lucchetti potrebbe essere una bomba”. Un segno dei tempi. Con la scusa dell’amore qualcuno potrebbe cercare di colpire il Brooklyn Bridge con una devastante carica esplosiva.

 

 

 

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lgermini