Cobolli Gigli: “Del Piero è la Juventus”

Alessandro Del Piero e’ per l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli ”indissolubilmente legato alla Juve”. Cosi’ l’ex numero uno del club bianconero celebra il capitano juventino che ieri sera con il gol vincente al Milan ha raggiunto le 179 reti in maglia bianconera superando Giampiero Boniperti.

”Sono Delpieriano convinto da sempre e l’ho apprezzato ancora di piu’ da presidente della Juve. Qualche tifoso, gia’ anni fa, pensava che non poteva piu’ giocare con continuita’, vinse il titolo di cannoniere in B e l’anno dopo segno’ piu’ di Trezeguet. A distanza di anni Del Piero c’e’ sempre. Alex era, e’ e sara’ sempre la Juventus. Il suo legame con questo club e’ indissolubile. Spero che la Juventus ne tenga conto”. Cobolli Gigli, che e’ a Medjugorje per partecipare ad un pellegrinaggio mariano organizzato da Paolo Brosio, e’ rimasto molto impressionato dalla squadra che ha superato il Milan. ”E’ proprio una bella Juve – dice – ho avuto la fortuna di non vedere i primi minuti della gara in cui il Milan ha fatto meglio, poi lo straordinario gol di Quagliarella,ha cambiato la storia della gara. E’ una squadra che sa fare grandi cose e gioca alla pari con Milan e Inter, come dimostrano le due partite a San Siro”. ”L’innesto di Aquilani – prosegue Cobolli Gigli – e’ stato determinante perche’ era il regista che mancava. Auguro alla squadra un lungo cammino in Europa e un piazzamento nei primi tre posti. Se poi viene di piu’…”. L’ ex numero uno bianconero ha anche una replica per Claudio Ranieri che in settimana ha criticato la vecchia dirigenza: ”E’ un tecnico che stimo, ma la battuta sul ‘signorino Blanc’ poteva evitarla”.  Una giornata interminabile, la terza e ultima del pellegrinaggio della comitiva italiana guidata da Paolo Brosio, sui luoghi mariani della ex Jugoslavia, iniziata nella notte di martedì e conclusasi a sera inoltrata. Una giornata caratterizzata dalle apparizioni mariane sia sul Podbrdo, la collina dove la Vergine apparve per la prima a sei ragazzi di questo paese della Bosnia il 24 giugno 1981, che a casa di una di quelle che all’epoca era una ragazzina e che ora è una donna di 42 anni, la veggente Marja Pavovic.

Ore di grande suggestione iniziate a notte fonda quando quasi duemila pellegrini di tutte le età e tutte le nazionalità hanno sfidato il freddo e la pioggia trovandosi a pregare. E’ stato straordinario vedere tanti giovani ma anche anziani e persone ammalate bisognose di una grazia salire sull’impervio percorso che si inerpica a ridosso della croce blu, da trent’anni ritrovo di preghiera e di speranza. Qui alle 9 di martedì era annunciata l’apparizione della Vergine agli occhi della veggente Mirjana, un evento che si consuma il giorno 2 di ogni mese.

Lunghe ore di grande spiritualità consumate invocando la Madonna e il Signore. Ci sono stati anche dei malori, c’è stato bisogno dell’intervento dei medici per soccorrere alcune persone che però si sono riprese e sono rimaste per attendere l’arrivo della veggente. Un arrivo che era previsto intorno alle 8 e la lunghissima attesa si è consumata in un clima di grande fraternità e condivisione.

Qualche minuto dopo le 8 Mirjana è arrivata sul colle del Pobdro accolta dagli applausi. Dal cielo cadeva una pioggia battente, un cielo però dove si alternavano squarci di sole di buon auspicio per l’apparizione che ha portato il nuovo messaggio mariano rivelato dalla stessa Mirjana. Questo il passo significativo: “Cari figli non volete accettare di essere impotenti e piccoli, mentre potreste essere potenti e grandi facendo la volontà di Dio”.

La folla di duemila persone ha lasciato la collina delle apparizioni stremata per una notte durissima ma felice per un evento che ha rafforzato la fede di tutti.

Nel pomeriggio i quattrocento pellegrini arrivati in particolare dalla Toscana ma anche da tante altre parti d’Italia hanno raggiunto ancora una volta la casa della Congregazione della famiglia dove va avanti il progetto ”Nonni e nipoti” che viene realizzato dalla onlus di Paolo Brosio “Le Olimpiadi del cuore” grazie ai contributi raccolti nei viaggi di pellegrinaggio e ai proventi dei libri.

L’ultimo, dal titolo “Profumo di lavanda”, ambientato anche a Medjugorje è stato presentato proprio nel corso di questo pellegrinaggio. Il progetto per l’accoglienza degli orfani e degli anziani rimasti solo dopo la guerra dei Balcani cresce dopo i 170 mila euro raccolti in un anno e mezzo ma ci vorranno ancora altri pellegrinaggi per completarlo.

Un altro momento di grandissima suggestione si è vissuto martedì sera nella casa di Marja Pavlovic che ha creato una sorta di abitazione-santuario dove ogni sera alle 18,45 accoglie i pellegrini di tutto il mondo che assistono alle sue giornaliere apparizioni. La Vergine si è manifestata parlando con la veggente che ha raccomandato le anime dei presenti e di tutti coloro che soffrono. Tra i presenti c’era anche il carismatico brasiliano Ironì Spuldaro che predisse a Paolo Brosio di essere guarito da due tumori che il popolare personaggio non sapeva di avere contratto ma che si sono risolti come confermato e certificato anche da accurate analisi mediche.

Il pellegrinaggio di Paolo Brosio e del suo gruppo di 400 pellegrini sui luoghi mariani di Medjugorje si è arricchito di momenti che rimarranno impressi nella memoria di molti. Come la scalata mattutina sul monte delle apparizioni, il Podbrdo, dove il gruppo si è incamminato sul sentiero irto di sassi e di difficoltà con le guide all’insegna della preghiera. Col gruppo di pellegrini anche l’attrice Claudia Koll, la tennista Mara Santangelo e l’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli. Arrivati alla sommità della collina dove 29 anni fa la Madonna apparve per la prima volta ai sei veggenti, il gruppo ha pregato intensamente e con grande partecipazione, Scena che si è ripetuta poco dopo più in basso alla croce blu altra luogo caro ai devoti mariani dove nella nottata poi è avvenuta l’apparizione con la veggente Mirjana.

Poco prima di pranzo Paolo Brosio ha radunato tutti i pellegrini che hanno raggiunto la Bosnia Erzegovina con il suo pellegrinaggio, regalando loro il libro “Profumo di lavanda” sulla sua conversione e sul ruolo avuto dalla fede mariana. Ma un altro momento particolarmente toccante di un’intensa giornata si è avuto nel tardo pomeriggio. I pellegrini arrivati dall’Italia e nella stragrande maggioranza toscani hanno visitato l’orfanotrofio di Vionica, alle porte di Medjugorje, dove 110 bambini e ragazzi da zero a venticinque anni e trenta anziani da quarantasette a novantacinque anni vengono accuditi dalle suore della Congregazione della famiglia ferita dirette dalla splendida suor Kornelia Kordic che con sole sei sorelle si impegna da oltre trent’anni in un lavoro eccezionale.

Proprio a questo meraviglioso personaggio Paolo Brosio sta devolvendo parte degli introiti dei libri che ha scritto e dei pellegrinaggi che ha organizzato. Al termine della testimonianza e della Messa il popolare personaggio Tv ha consegnato a suor Kornelia 40 mila euro a cui vanno aggiunti i 10 mila euro finalizzati al progetto “Piccola Lourdes” grazie al quale Claudia Koll sta realizzando una struttura di accoglienza per disabili in Burundi e cinquemila euro che sono stati ricevuti da padre Milenko animatore di Radio Medjugorje destinata a diventare una radio Maria dei Balcani.

Complessivamente in 17 mesi Paolo Brosio con la sua onlus “Le olimpiadi del cuore” ha devoluto a suor Kornelya ben 170 mila euro necessari , grazie al progetto “Nonni e nipoti”, per l’ampliamento della struttura di accoglienza che gestisce. Grazie a questo intervento quello che era un semplice orfanotrofio diventerà una casa per la convivenza nelle ore diurne di bambini, ragazzi e anziani, tutti rimasti soli dopo la guerra dei Balcani.

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