ROMA – “Sono stato anche oggetto di studi perché sono sopravvissuto con meno di un litro di sangue in corpo per 50 minuti. Fortunatamente è andata così e ora siamo qui a chiacchierarne. Sono orgoglioso di aver sovvertito il pronostico, ma appartiene al passato e c’è un futuro che sto ancora riscrivendo”. Alex Zanardi, intervistato dalla Stampa, si racconta:
“Ognuno di noi ha il proprio modo di reagire, che quasi sempre sorprende anche noi: me l’avessero detto prima, magari avrei pensato che mi sarei ammazzato, cosa che poi non mi è venuta in mente. Il mio caso non è l’unico e non è nemmeno raro”.
Zanardi tornerà in pista al Super Gt Dream Race, in Giappone. A 53 anni, continua a dare filo da torcere agli avversari. “Forza e resistenza, a loro livello massimo, alla mia età, ce le ho già alle spalle… posso solo pensare di perdere il meno possibile con l’allenamento e un giusto stile di vita. Questo non significa avere un atteggiamento da perdente: faccio valere la mia esperienza, ma quando mi trovo negli ultimi metri mi strappo le spalle pur di guadagnare un centimetro” Nell’intervista, ricorda la rabbia dopo esser stato battuto in gara da Schumacher:
“Era la finale in Svezia: io e Orsini, un altro pilota, abbiamo lottato per tutta la gara ai primi posti, poi lui tentò un sorpasso e volammo fuori. Ho tentato di rimettere in moto il go-kart spingendolo, ma non ci riuscivo. Dall’ultima curva sbucò Schumacher e andò a vincere. Mi ha lasciato tanta rabbia perché era un campionato già vinto. Allora Schumi era uno dei tanti, che spesso e volentieri arrivava dopo di noi”.
Fonte: La Stampa.