Sale la tensione dopo gli scontri tra tifosi egiziani e algerini dopo il match tra le due nazionali, valido per le qualificazioni al Mondiale del 2010 in Sudafrica: una novantina di egiziani residenti in Algeria hanno preferito tornare oggi in patria per sfuggire al clima di tensione esacerbato dalle notizie di algerini uccisi in Egitto in seguito al match disputato il 14 novembre al Cairo.
Alcuni di loro hanno raccontato di essere stati oggetto di minacce e aggressioni da parte di tifosi algerini, come nel caso di un dipendente Orascom, che ha visto circondato l’edificio in cui abitava con la famiglia. Un altro ha detto che il governo dovrebbe evacuare tutti gli egiziani in Algeria per il pericolo che stanno correndo. Quelli che sono già partiti – hanno riferito i rimpatriati – hanno lasciato tutti i loro averi in Algeria per scappare subito.
Intanto il ministro egiziano degli Esteri Ahmed Abul Gheit ha convocato l’ambasciatore di Algeria al Cairo per chiedere che venga garantita la sicurezza dei concittadini residenti nel Paese, visto il clima di tensione creatosi dopo il match. Secondo quanto reso noto dal portavoce, il ministro ha espresso “l’inquietudine dell’Egitto” sull’argomento.
Abul Gheit ha anche formato un gruppo di lavoro su tale questione, ed un secondo su quella dei tifosi egiziani diretti in Sudan, dove mercoledì si giocherà lo spareggio che deciderà quale delle due nazionali parteciperà ai Mondiali 2010 in Sudafrica.
Per i supporter egiziani che vogliono recarsi a Khartoum le autorità hanno organizzato 25 voli, assicurati dall’Egypt Air e altre compagnie tra oggi e domani. Su 13 di questi il viaggio per i tifosi è gratis.
Da parte sua la compagnia aerea algerina ha organizzato due voli tra il Cairo e Khartoum per i circa 400 supporter dei Verdi rimasti in Egitto. Per i tifosi egiziani che rimarranno al Cairo, invece, l’autorità locale ha predisposto l’allestimento di maxischermi in almeno sette punti della città.
Intanto gli scontri tra egiziani e algerini si sono estesi anche al di fuori del continente africano: anche alla periferia di Parigi la situazione è tesa e il quartiere Quatre-Chemins, a Saint-Denis, una delle banlieues “calde” della capitale, è guardato a vista dalle forze dell’ordine.
Ieri sera, infatti, decine di tifosi algerini ed egiziani se le sono date di santa ragione. Calci e pugni fra gruppi avversi, poi il bilancio che parla di tre contusi e cinque persone poste in stato di fermo.
