Una Ferrari bella di notte, che tanto sarebbe piaciuta all’Avvocato pronto al tempo a usare la definizione per il Boniek di Coppa Campioni.
Cavalcate da impazzire, e sotto i riflettori della luce artificiale, sono anche quelle della F10 di Fernando Alonso che, dopo il Gp del 2008 (quello del crash-gate), rivince sulle strade di Singapore by-night. L’asturiano dimostra di nuovo di sentirsi a suo agio nel gp in notturna vincendo e convincendo.
E riaprendo definitivamente il Mondiale. La testa della classifica piloti ora con quattro gare da disputare e’ a soli 11 punti, tanto quando divide Alonso dal leader Mark Webber arrivato oggi terzo con la sua Red Bull dopo una collisione con la McLaren di Lewis Hamilton che come a Monza ha dovuto dire addio al circuito prima della bandiera a scacchi. Meglio dell’australiano ha fatto il compagno Sebastian Vettel secondo ad un passo dalla Rossa numero 8. Cosi’ cosi’ l’altro ferrista Felipe Massa che partito ultimo finisce la gara in zona punti grazie ad una strategia azzeccata dal muretto di Maranello. Serata da dimenticare per Michael Schumacher tredicesimo e sempre in difficolta’.
Pronti via ed e’ subito la Rossa di Alonso a prendere la testa della classifica: parte bene lo spagnolo, meglio delle ultime volte (vedi Monza), resiste al ritorno di Vettel e arriva davanti alla temuta prima curva tenendosi cosi’ stretta la posizione guadagnata in qualifica.
Posizioni invariate anche per i primi della griglia. Immediatamente ai box dopo il semaforo verde l’altra Ferrari di Massa, che partiva dal fondo, nella speranza della possibile entrata di una safety-car per guadagnare posizioni. E in effetti succede proprio cosi’, rivelandosi giusta la mossa di Maranello per il brasiliano. Il contatto al via tra la Force India di Liuzzi e la Sauber di Heidfeld mettera’ fuori gioco la monoposto dell’italiano e vedra’ entrare al giro 3 la Mercedes d’argento per neutralizzare la corsa. Risultato: Massa balza di colpo dal fondo alla 14/a posizione. Al rientro della safety-car il poker di testa e’ sempre lo stesso: comincia una battaglia a colpi di giri veloci tra un Alonso in gran forma e Vettel, mentre le due McLaren targate Hamilton e Button cominciano a perdere terreno.
Al ventesimo giro il campione del mondo Button arriva ad accusare ben 20” di distacco da fulmine Alonso. Posizioni immutate fino a meta’ gara qundo quasi tutti cambiano le gomme compresi Vettel e Alonso: dopo Monza altro pit-stop perfetto ai box del team di Maranello e lo spagnolo riparte davanti.
A perdere ancora terreno dopo la sosta sono entrambe le McLaren che vengono sorpassate dall’altra Red Bull di Webber che sale in terza posizione. Incidente al giro 32 tra la Sauber di Kamui Kobayashi che si ferma a bordo pista e viene tamponata dalla Hispania Racing di Bruno Senna.
Entra la safety-car per la seconda volta e chi non ha fatto ancora il pit-stop ne approfitta per fermarsi. Dopo pochi giri la gara riprende e finisce il Gp di Hamilton: l’inglese della McLaren azzarda, quarto in quel momento, un sorpasso ai danni di Webber. L’australiano leader della classifica resiste e sperona Hamilton che vede danneggiata la sua vettura, finisce fuori pista ed e’ costretto ad abbandonare come accaduto a Monza due settimane fa.
Episodio che finisce sotto indagine da parte dei commissari Fia che pero’ decidono di non prendere nessun provvedimento per i due piloti. Il duo di testa Alonso-Vettel continua a contendersi il giro piu’ veloce, mentre l’altra Ferrari di Massa sale in zona punti al decimo posto. In fondo al gruppo fa scalpore la brutta gara di Michael Schumacher sempre in difficolta’ sotto i riflettori del Marina Bay e autore di una gara anonima in terzultima posizione a 20 giri dalla fine con alle spalle solo le mediocri Virgin di Timo Glock e Lucas di Grassi.
Si va avanti cosi’ con un arrembante Robert Kubica su Renault che passa Massa e sale fino alla settima piazza ed un finale infuocato soprattutto dalla Lotus del finlandese Kovalainen che sul traguardo si incendia mettendo a dura prova gli altri piloti. La Ferrari di Alonso davvero bella questa notte tiene a bada fino alla fine le pericolose lusinghe di Vettel illuminando di Rosso l’umida Singapore. Mondiale mai cosi’ aperto a quattro gare dalla fine, e arrivederci in Giappone tra due settimane.
