ROMA – La misteriosa perdita di memoria di Fernando Alonso potrebbe essere compatibile con i sintomi di un elettroshock. A sostenerlo è Antonio Picano, primario dell’ospedale San Camillo di Roma e psichiatra di fama mondiale, nonché appassionato di Formula 1 e grande amico di Niki Lauda ed Elio De Angelis. Intervistato da Marco Mensurati per il quotidiano la Repubblica, lo psichiatra conferma l’ipotesi di una scossa e dice qualcosa che forse è anche più allarmante: ” È ovvio che quanto successo ad Alonso può capitare a qualunque altro pilota, in qualunque momento”.
Una notizia che potrebbe scatenare il panico in tutto il mondo della Formula 1 mentre la spiegazione della McLaren (vento forte e erba) smentita dai testimoni appare ormai poco credibile. Secondo il dottor Picano sarebbe bene mettere da parte le convenienze di scuderia e indagare più a fondo, per evitare nuovi incidenti:
“Secondo me non abbiamo verificato ancora per bene tutti i rischi che si possono verificare con questo tipo di macchine, in particolare sotto la pioggia. La Federazione farebbe bene a stabilire delle prove di tenuta elettrica sotto l’acqua e in condizioni di estrema umidità ambientale”
Ma allora, se di scossa si è trattato, perché non ci sono ustioni sul corpo di Alonso, né tracce di enzimi nel suo sangue? Argomenti deboli secondo lo psichiatra, che è anche un esperto di elettroshock:
“A livello medico usiamo due tamponi sulla fronte. Non lasciano tracce. È una sciocchezza. Le ustioni sono un’ipotesi remota. E anche gli enzimi di cui parla Ron Dennis”.
Nell’abitacolo di Alonso cosa avrebbe sostituito i vostri tamponi? Gli auricolari?
“La corrente elettrica deve essere passata dagli arti superiori, penso in particolare alle mani sudate a contatto con il volante“.Ma ci sono i guanti.
“I guanti se le mani sono sudate, e il sudore è un ottimo conduttore di corrente, non bastano. Parliamo di correnti forti e tensioni elevate. È possibile che l’arco elettrico si sia formato attraverso l’aria, ha presente il generatore di Van De Graaf?“.No.
“È un generatore elettrostatico in grado di accumulare una notevole quantità di carica elettrica. Nelle scuole i ragazzi rimangono a bocca aperta guardando la scintilla enorme nell’aria. Immagino una cosa del genere. È possibile che si sia verificato un passaggio anomalo, da una mano all’altra. Basta una corrente di 120 volt alternata per una crisi convulsiva”.
Considerato il quadro, insomma, Alonso è stato abbastanza fortunato. La perdita di memoria, secondo Picano,
“È un disturbo transitorio del cervello che dopo essere stato resettato dallo shock elettrico ha necessità di un certo periodo di tempo per riprendere la sue funzione. Il recupero è totale. Al massimo gli migliorerà un po’ l’umore“.