Da una parte il Genoa, fortissimo tra le mura amiche, e dall’altra il Valencia pericoloso fuori casa.
Così Amedeo Carboni presenta in esclusiva a Pianetagenoa1893.net il match decisivo della fase a gironi di Europa League di giovedì prossimo.
L’ex giocatore di tante squadre italiane e del Valencia, oggi «libero professionista del calcio» come ama definirsi, non si sbilancia anche se ritiene che il dover vincere ad ogni costo per il Grifo non è uno svantaggio, anzi…
Genoa e Valencia arriveranno al big match di giovedì prossimo dopo aver perso in campionato: quale potrebbe essere il loro stato di forma?
«Entrambe avranno una gran voglia di recuperare dalle sconfitte. Inoltre le due squadre sanno benissimo che nella partitissima di Marassi una delle due andrà fuori: è una partita secca, senza possibilità di appello».
Che tipo di gara potrebbe essere?
«E’ una partita aperta a qualsiasi risultato: difficile fare previsioni visto che in palio c’è la qualificazione al turno successivo di Europa League. Il Valencia ha può usufruire di due risultati su tre:
il Genoa deve solo vincere con qualsiasi punteggio. Non si può dire che il Grifone possa essere svantaggiato da una situazione simile: anzi, potrebbe esserne stimolato.
Non bisogna sottovalutare che in casa gli uomini di Gasperini si trasformano e diventano fortissimi. Potrebbe accadere però anche un imprevisto».
Quale?
«Potrebbe essere una gara noiosa, in cui nessuna delle due squadre voglia scoprirsi e magari il finale potrebbe riservare una sorpresa».
Cosa si deve temere in particolare degli spagnoli?
«C’è un dato statistico a loro favore: sono la squadra della Liga con maggior numero di vittorie esterne. Ciò dimostra la loro pericolosità».
Potrebbe mancare Milanetto per un problema muscolare: sarebbe un grave problema per Gasperini?
«Nel Valencia invece mancherà Silva: ognuno ha i suoi problemi fisici».
La squadra spagnola ha più esperienza internazionale: è un fattore determinante?
«Credo proprio di no: in un tipo di gara come quella di giovedì prossimo può accadere di tutto. Spero soltanto che l’arbitro sia all’altezza e che non influisca sul risultato con qualche sua decisione errata».
Si parla tanto delle distrazioni difensive del Genoa: da cosa potrebbero essere causate?
«Gli errori non sono solo causati dai difensori: è un problema che coinvolge tutta la squadra. Non dimentichiamoci che il Genoa ha cambiato gran parte della sua difesa: va quindi dato un po’ di tempo per assemblare perfettamente i meccanismi. Da gennaio però non ci saranno più scusanti».
Per una gara così importante occorrebbe un attaccante centrale come Crespo, con tanta esperienza internazionale alle spalle?
«Difficile dirlo. Magari l’argentino è in campo dal primo minuto, poi entra Floccari nell’ultimo quarto d’ora della ripresa e i rossoblù vincono. Oppure accade il contrario. Secondo me, solo Gasperini sa cosa deve fare: chi giudica dall’esterno non può decidere le scelte che soltanto lui può compiere».
Marco Liguori
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