ROMA – Che fine ha fatto Antonio Cassano, è possibile che non lo vedremo più in campo, è giusto dirgli addio senza aspettare la conclusione di questo campionato? Secondo Il Secolo XIX, più che informato sulle vicende sportive di Genova sponda Sanpierdarena, sì, Fantantonio medita il ritiro a fine stagione quando il contratto con la Sampdoria a giugno andrà a scadenza naturale.
Nemmeno il tempo per una lacrimuccia ben spesa dai suoi tanti estimatori, la Samp avrà i suoi motivi ma insomma non si interrompe un’emozione. Fuori squadra si allena da solo con il preparatore atletico, l’ultima cassanata (il vaffa a Romei dopo il derby dell’anno scorso) gli è stata fatta pagare cara, prima con il licenziamento in tronco (poi rientrato, avrebbe vinto la causa), poi l’ostracizzazione pubblica nemmeno avesse la peste.
Cassano con la Sampdoria ha chiuso, nemmeno se Ferrero gli proponesse un rientro immediato in squadra con ritocco milionario tornerebbe indietro. Ha patito il trattamento, l’umiliazione degli allenamenti da solo, la sua foto estirpata dal sito ufficiale della società, la mancanza di voci in sua difesa, anche da parte dei tifosi.
Il suo futuro calcistico è appeso a una richiesta proveniente da un altro club. Ma Cassano è diventato anche un po’ esigente, con gli anni. Non si può non capirlo: ha una famiglia (la moglie Carolina Marcialis, che tra l’altro sta per tornare a giocare a pallanuoto a Genova, e i due figli) che non vuole spostare se non per un valido motivo, non ha bisogno di soldi. (Paolo Giampieri, Il Secolo XIX)