Quasi sicuramente non verrà in Italia solo per la Roma, di cui sta trattando con Unicredit l’acquisto di una quota del 20% di Neep, holding che ha il 78% del club giallorosso. Hna possiede il 20% di Nh hotels, gruppo spagnolo che ha acquistato la catena ex Jolly e vorrebbe espandersi ancora nel turismo.
Scrive Rosario Dimito sul Messaggero:
(…) Feng si riserva di fissare il giorno dell’atterraggio a Roma. Dovrebbe avvenire agli inizi della settimana che si concluderà con la partitissima. Il magnate cinese, di religione buddista, cercherà di definire le modalità dell’ingresso nella squadra giallorossa. Ma non è detto, il negoziato infatti non è solo bilaterale fra Feng e Unicredit, ma allargato anche a Pallotta. Unicredit ha il 31% di Neep, As Roma Llc il 60%, Raptor il 9%. L’acquisto del 20% dall’istituto con sede nella torre Gae Aulenti non è sufficiente a garantire al gruppo cinese un ruolo nella gestione della squadra calcistica. E’ necessario il consenso del presidente-azionista di maggioranza. Dopo iniziali incomprensioni, risolte anche grazie all’intervento della Consob, ora la trattativa si sarebbe instradata. E Feng ritiene sia giunto il momento chiarire la situazione. Il 20% potrebbe costargli 30-35 milioni: Feng e Unicredit, che rimarrebbe con l’11%, stipulerebbero un patto in modo che, secondo le attuali regole di gestione, verrebbe garantita la governance, cioè i posti in consiglio. Delle quattro poltrone spettanti a Unicredit, la banca ne potrebbe passare anche tre al magnate cinese che sarebbe disponibile in seguito a mettere i soldi in un aumento di capitale del club. Unicredit, non partecipandovi, si diluirebbe (ed è quello che auspica), mentre Feng dovrà concordare con Pallotta gli equilibri futuri, poteri dei vertici compresi.
Ma a Roma ci sarà anche Pallotta, in modo da sedersi da subito attorno a un tavolo? Non è detto, sembra però che potrebbe esserci uno dei legali dello studio Dla Piper, un colosso internazionale con sedi a Milano e Roma che negli ultimi tempi ha affiancato gli americani. L’ufficio di New York aveva sondato tempo fa il mercato alla ricerca di possibili partner. Ma la ricerca è stata infruttuosa. Più fortunato invece, potrebbe essere Rothschild che nell’autunno 2010 ricevette da Unicredit il mandato a trovare un compratore per la maggioranza della società ottenuta escutendo il pegno sulle azioni, vista la morosità dei Sensi. E fu Daffina, dopo alcune scremature, a trovare As Roma Llc, di cui leader era Tom Di Benedetto che, nell’estate 2012 ha passato la mano a Pallotta visto che non voleva(o non poteva) mettere altri soldi (…)