ROMA – E ora che succede? Salta Rudi Garcia, dicono i tifosi, le radio, i commentatori e anche forse il buon senso. La Roma è stata appena eliminata in Coppa Italia. Eliminata dallo Spezia, squadra di serie B e che nella serie cadetta non se la passa nemmeno tanto bene, tanto da aver già cambiato l’allenatore a stagione in corso.
Sono già settimane (dalla scoppola per 6-1 in casa del Barcellona) che in tanti in città chiedono la testa del tecnico francese. In mezzo, pochi punti in campionato, il vergognoso zero a zero col Bate Borisov in Champions League (che è comunque valso il passaggio agli ottavi di finale, solo perché il Bayer Leverkusen non ha battuto il Barcellona) e questa clamorosa eliminazione nella coppa che Garcia solo poche ore prima aveva detto di voler vincere.
Eppure dopo la partita Garcia sembra non voler lasciare: “Stasera era normale vincere e non lo abbiamo fatto, è un fallimento. Dobbiamo rimanere in piedi nella tempesta, ritrovare lo spirito dei lupi, ma io non mollo mai e spingerò la squadra fino alla morte, se serve”.
E non è solo questione di risultati: l’impressione, netta anche per chi di calcio ci capisce poco, è che Garcia abbia perso totalmente di mano la squadra. A Barcellona si può perdere, è vero, ma non si può rinunciare a giocare. Ma quello poteva essere derubricato a incidente di percorso. Invece sono inammissibili partite come la sconfitta interna con l’Atalanta, o lo 0-0 con i bielorussi, o ancora l’ennesimo pareggio all’Olimpico con una squadra di categoria interiore. In mezzo, l’unico risultato positivo è stato il pareggio a Napoli, pareggio che è stato però ottenuto andando a chiudersi come una provinciale qualsiasi e non come una squadra che ambisce (ambiva) allo Scudetto.
La sensazione è che il ciclo Garcia si sia esaurito, come dimostrano anche le ostinate difese in conferenza stampa e la cattiva gestione di alcuni giocatori (Gervinho sta avendo ricadute su ricadute perché non si dà il tempo ai suoi muscoli di tornare a posto). Lo vuole la piazza, e forse comincia a volerlo anche la società , nonostante le difese di facciata del presidente Pallotta. Perché in questo stato, a febbraio, bisognerà tirare fuori di nuovo il pallottoliere contro il Real di Cristiano Ronaldo…