MADRID – Simeone ha le idee chiare per la finale: “Il club e il gruppo storico si devono reinventare ogni anno. Tornare a prepararsi, cambiare giocatori senza cambiare filosofia è il nostro maggior merito. E come nella vita, se insisti alla fine gli obiettivi si realizzano, le cose succedono”. L’Atletico non è più una sorpresa: “La continuità nei successi ci posiziona nella cerchia privilegiata dei migliori club d’Europa. Ci sono poche società migliori della nostra: forse Bayern, Real, Barcellona. E due le abbiamo già eliminate, giocando con intelligenza”.
Intelligenza, il Cholo la definisce così, anche se piovono le accuse di anti-calcio, di non-gioco: “Ronaldo (il Fenomeno, ndr) dice che non gli piacciamo? Il calcio è come la politica e la religione, tutti possono avere una opinione ed esprimerla. Io le rispetto, ma non me ne curo”. Da qui al piano gara il passaggio è semplice: “Come giocheremo? In undici nella loro area. No, non credo che cambieremo molto, né noi né loro. Siamo diversi da 2 anni fa, ma la struttura e la forma sono le stesse. Probabilmente, vista la sua qualità, inizialmente il Real farà più gioco, chi prende la supremazia del centrocampo può fare sua la gara. La presenza di Casemiro li rende migliori”.
Già, Casemiro. Il brasiliano recupera-palloni è l’unico avversario che Simeone nomina, e lo fa tre volte, in tre differenti risposte, di “sua sponte”: “Per l’equilibrio della squadra, è più importante di Bale e Ronaldo. Con Casemiro possono giocare in contropiede, come hanno fatto col City sia all’andata che al ritorno. Zidane ha fatto un ottimo lavoro, non facendosi condizionare da quello che era successo prima nello schierare Casemiro (Benitez voleva farlo giocare nel Clasico, Perez si oppose, ndr). Ha dimostrato così di essere allenatore vero”.