Buu razzisti a Kean, Balotelli attacca Bonucci: "La sua fortuna è che non ero là..." (da Instagram)
ROMA – Ci sono anche Paul Pogba e Mario Balotelli tra i calciatori che, dopo i buu razzisti di Cagliari, si schierano dalla parte di Moise Kean. Balotelli ci è andato giù pesante con Bonucci che aveva diviso le responsabilità dell’accaduto tra Kean e i tifosi del Cagliari che lo avevano insultato. Ecco cosa ha scritto Super Mario: “Bravo 👏🏾! E di a bonucci che la sua fortuna è che io non c’ero la. Al posto di difenderti che fa questo? Mah sono scioccato giuro. Tvb frate!”.
“Bravi italiani svegliatevi, non potete lasciare parlare per voi un piccolo gruppo razzista – scrive su Instagram Pogba – Sostengo tutte le lotte contro il razzismo – aggiunge l’ex bianconero ora al Manchester United -, siamo tutti uguali”.
“Condanno il razzismo in qualunque forma e luogo, per sempre – dice Balotelli – Sebbene siamo divisi e diversi nel nostro destino, ma nient’altro deve dividerci”. Balotelli ha postato la foto di Matuidi e Kean al termine della partita, citandoli nel messaggio insieme a Pogba.
Giulini: “Kean? I giovani devono capire che devono rispettare il prossimo”.
“Venerdì scorso Fabio Pisacane dopo il gol non è andato a ‘sfidare’ una tifoseria già tesa per la situazione di classifica, ma ha mimato il gesto del pancione condividendo con i compagni questa gioia. Tutti dobbiamo impegnarci a lavorare perché a partire dai più giovani si capisca che rispettare il prossimo, il suo stato d’animo, la sua frustrazione è un gesto lodevole. Sempre”.
Come scrive l’Ansa, è una delle riflessioni del presidente del Cagliari Tommaso Giulini all’indomani delle polemiche nate in seguito alle proteste dei giocatori della Juve per i buu arrivati dal pubblico all’indirizzo dell’attaccante Kean dopo il 2-0.
“Anche un solo ‘buu’ va condannato, sempre – precisa Giulini – ma non basta una condanna, per sconfiggere il razzismo ci vuole impegno, cultura e iniziative. Tutto quello che il Cagliari fa, dalla Scuola di Tifo alla Curva Futura per i bambini, dalla Quarta Categoria alla Football Academy e alle altre numerose attività, è proprio volto a creare un contesto culturale diverso”.