La revisione dei conti del Barcellona, realizzata da Deloitte, ha svelato che nella stagione 2009-10 il club non ha avuto utili di 11 miliardi, come affermato dalla precedente direzione di Joan Laporta, ma perdite per 77,1 milioni di euro: lo riferisce il club in una nota. Il disavanzo si deve a entrate minori (408,9 milioni, invece di 445,5) e alle maggiori spese (477,9 milioni invece di 428,7) rispetto a quelle calcolate.
Secondo il rapporto il 48% delle spese (235 milioni) si devono agli stipendi degli atleti. Anche il debito netto accumulato dal club cresce quindi dai 329 milioni del giugno 2009, agli attuali 442, mentre i debiti lordi raggiungono i 552 milioni di euro ; la prima volta negli ultimi sette anni che il club catalano si ritrova con i conti in rosso. Secondo il nuovo vicepresidente economico del Barcellona, Xavier Faus, ;il club non è a rischio fallimento perché ha asset molto importanti”, anche se ;la salute economica del club è molto precaria e il suo debito il maggiore della storia”. Faus non crede che la precedente presidenza abbia usato trucchi contabili, ma è convinto che siano state messe a bilancio entrate future, che non possono essere incassate per ora.