BARCELLONA, SPAGNA – Leo Messi serve il poker, ma a Barcellona si parla soprattutto di Pep Guardiola. Il fenomenale argentino ha abituato i tifosi del Barcellona alle sue prodezze al punto che anche le quattro reti segnate al Valencia, una piu’ bella dell’altra, possono passare in secondo piano.
Il tre volte Pallone d’Oro si conferma una volta di piu’ un calciatore straordinario, degno dell’Olimpo dei migliori di sempre, ma i supporter ‘blaugrana’, che con un Messi cosi’ sperano perfino nella ‘remuntada’ (nella classifica della Liga a spese del Real, avanti di 10 punti), mettono in primo piano il problema dell’allenatore, indeciso se rimanere o meno. Del resto che questo sia l’argomento del giorno lo ha fatto capire lo stesso Messi, che nel dopo-partita di ieri notte piu’ che parlare di se stesso lo ha fatto di Guardiola.
”Lui sa cio’ che pensiamo – ha detto l’argentino – e prendera’ la sua decisione nel momento che riterra’ piu’ opportuno. Ma noi vogliamo che rimanga, perche’ lui significa molto per noi e per questo club”. Poi il solito sfoggio di modestia: ”I miei quattro gol? La cosa piu’ importante e’ che la squadra abbia fatto una gran partita, come gia’ successo in Germania (in Champions contro il Bayer Leverkusen ndr)”.
E mentre si attende la decisione di Guardiola – per la cui sostituzione, in caso di addio, sarebbero in prima fila, secondo il sito ‘el Econimista’, Ernesto Valverde ed il romanista Luis Enrique (che nel contratto con i giallorossi avrebbe un’apposita clausola di uscita in caso di chiamata dal Barça) – Messi festeggia nuovi record.
A 24 anni il fuoriclasse argentino celebra il proprio ‘bicentenario’ nella Liga (200 partite disputate) con quattro reti ed una partita fra le sue migliori di sempre, da quando quel 16 ottobre 2004 debutto’ sostituendo Deco ad otto minuti dalla fine. Messi e’ stato capace di ribaltare un match realizzando un poker che lo colloca a soli 12 ‘centri’ da Cesar, massimo goleador della storia ‘blaugrana’ in campionato, e portandosi a quota 27 nel ‘Pichichi’, la classifica marcatori del torneo spagnolo, e 42 complessivi nella stagione in corso.
Cifre stratosferiche, vista anche la giovane eta’ di questo fenomeno che nelle 200 partite con il Barcellona ha realizzato 146 reti in totale, ottenendo 148 vittorie. La sua ultima prodezza non e’ servita a rosicchiare punti al Real ma fa ben sperare, augurandosi che Guardiola rimanga.
Il tecnico sarebbe ancora in dubbio perche’ consapevole che la sua permanenza potrebbe creare problemi: visto che, nel caso resti, all’inizio della prossima stagione vorrebbe avviare un vasto processo di rinnovamento, senza guardare in faccia nessuno. Il che potrebbe portare ad addii eccellenti, come quelli di capitan Puyol, Dani Alves, Keita ed uno fra Pedro e David Villa, mentre Xavi vedrebbe ridotto il proprio tempo di utilizzo. E se rivoluzione deve essere, forse Guardiola potrebbe essere tentato di andare a farla da un’altra parte (ad esempio, all’Inter).
Se cosi’ sara’, la scelta del nuovo allenatore tocchera’ al ds, ex portiere, Andoni Zubizarreta, che ha in agenda, oltre a quelli di Valverde e Luis Enrique, ha anche i nomi di Oscar Garcia, ‘El Loco’ Bielsa, Arsene Wenger e quel Joachim Loew che dopo gli Europei potrebbe lasciare la Nazionale tedesca.
